17.8 C
Foligno
mercoledì, Ottobre 22, 2025
HomeAttualitàAgenda Urbana, si passa alla fase attuativa

Agenda Urbana, si passa alla fase attuativa

Dopo l'ok della Regione negli scorsi mesi, sottoscritto l'atto costitutivo del percorso da portare avanti. A Foligno interventi per 9 milioni di euro: dalla riqualificazione delle piste ciclabili al risanamento degli spazi museali e a interventi sociali

Pubblicato il 22 Ottobre 2025 18:32

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Vento e temporali, è allerta meteo in Umbria

La Protezione civile ha diramato il codice giallo per rischio idraulico dal pomeriggio di mercoledì a giovedì. Codice arancione, invece, per le raffiche di vento che dovrebbero investire anche il Folignate nella giornata del 23 ottobre

Controllo del vicinato, Castel Ritaldi rinnova il protocollo con la Prefettura

Il borgo umbro fa parte dei 25 Comuni che hanno siglato l’intesa per una sicurezza integrata e partecipata. Cittadini in prima linea: informati e formati saranno sentinelle sul territorio, segnalando le situazioni sospette alle forze dell’ordine

Dopo 11 anni a Foligno torna la Festa de l’Unità

In programma dal 24 al 26 ottobre prevede una tre giorni di assemblee, dibattiti e confronti sui temi più caldi della politica regionale e nazionale. Il segretario Bellucci: "Recuperare la tradizione per riavvicinare il partito ai cittadini"

Cinquantanove milioni per l’Umbria, di cui 9 milioni per Foligno. Un investimento notevole, stanziato grazie al progetto Agenda Urbana 2021-2027, che coinvolgerà la città della Quintana con una dotazione finanziaria di 8,2 milioni provenienti dal Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), di cui 1,5 milioni di cofinanziamento comunale obbligatorio, e 0,8 milioni dal Fse+ (Fondo sociale europeo plus). Già approvato dalla Regione Umbria a giugno del 2025, il progetto è ora arrivato alla fase attuativa e coinvolgerà Foligno, insieme a Perugia, Terni, Città di Castello e Spoleto, a partire dai prossimi mesi.

“Il percorso che ci porta qui oggi – ha detto l’assessore comunale all’Urbanistica, Decio Barili, in occasione dell’evento di presentazione di Agenda Urbana – è lungo ed è ovvio che quello che presenteremo non possiamo pensare di poterlo vedere nel nostro territorio prima di qualche anno. Abbiamo condotto un cammino in collaborazione con la Regione che ci ha portati, pochi giorni fa, alla sottoscrizione di una convenzione che è l’atto costitutivo di questo percorso. Possiamo dichiarare la fase ideativa completata”.

Presente anche il vicepresidente della Regione, Tommaso Bori, che ha sottolineato come il notevole investimento di 59 milioni di euro gestiti dalla Regione, di cui 54,5 milioni dal Fondo europeo di sviluppo regionale e 4,7 dal Fondo sociale europeo plus, verranno destinati non solo per rigenerare “le strade, le mura o i palazzi. Il programma mira a riqualificare l’urbs, cioè le pietre, ma anche la civitas, cioè la comunità. Particolarmente importanti, infatti l’inclusione sociale, l’inclusione lavorativa, la cultura e il turismo”.

Nello specifico a Foligno le opere riguarderanno per 467mila euro la realizzazione di un ponte sospeso tra palazzo Trinci e palazzo Orfini Podestà, ripristinando l’antico collegamento tra i due edifici storici. Mentre 600mila euro verranno destinati alla biblioteca comunale Dante Alighieri, attraverso il risanamento delle murature umide, la riorganizzazione degli ambienti, la creazione di divisori per dare maggiore comfort alla lettura, la realizzazione di spazi più funzionali, la riqualificazione del box vetrate, il posizionamento di sedute e spazi verdi che trasformeranno il cortile esterno. Parte dei 600mila euro verranno destinati anche agli ambienti di palazzo Deli che ospiteranno il nuovo centro famiglia, di relazione e sostegno. Anche palazzo Orfini Podestà vedrà alcuni miglioramenti strutturali con 1,3 milioni di euro che apporteranno interventi agli accessi dell’edificio e agli spazi del Museo della stampa, dove verrà realizzato un ascensore e ampliati gli spazi museali.

Per quanto riguarda invece gli interventi dedicati alla mobilità e alla sostenibilità, 1,6 milioni di euro riguarderanno le infrastrutture ciclistiche e la rete ciclabile, con la ricucitura delle ciclopedonali esistenti e la realizzazione di nuovi tratti che miglioreranno la fruibilità con oltre 1,4 chilometri di nuovi tratti che genereranno meno traffico e quindi meno emissioni. Importante anche il “tesoretto” destinato alla riqualificazione ambientale con 1,1 milioni di euro per interventi di restauro e valorizzazione del parco dei Canapè, con la realizzazione di vialetti con pavimento drenante e sistema di irrigazione e consolidamento delle mura storiche attraverso anche la ripulitura della vegetazione infestante, oltre al restauro delle panchine del parco e la realizzazione di un servizio innovato e sicuro. E ancora, 583mila euro andranno ai parchi urbani di Sterpete, dell’aeroporto e dei Canapè, dove verranno messe in atto infrastrutture verdi a supporto delle aree attraverso imboschimento, irrigazione e sensori di monitoraggio della salute delle piante. Con la realizzazione, inoltre, di una fascia alberata tra Sterpete e il parco dell’aeroporto e completamento del parco degli animali per 194mila euro.

Un milione di euro verrà dedicato anche allo sport e al benessere con la riqualificazione del parco sportivo di Sterpete che vedrà migliorati l’edificio esistente dell’area degli spogliatoi, dell’area interna al parco con l’obiettivo di destinarla a campo da calcio e calcio a 5, ma anche la creazione di una pedana di surfskate, un’area giochi destinata ai bambini e un’area e percorso fitness.

Al livello di innovazione e sicurezza, 452mila euro verranno destinati a “Smart city” una piattaforma informativa a supporto delle decisioni di viabilità, attraverso una rete di sensori che controlleranno il traffico con specifici sistemi digitali. Ma anche il “Digital twin”, un gemello digitale per il monitoraggio urbano attraverso uno specifico sistema di analisi. Oltre a 234mila euro per l’assistenza tecnica. Vari anche i fondi destinati alle politiche sociali (Fse+), con 388mila euro a sostegno della famiglia, 240mila all’inclusione lavorativa, ma anche 183mila euro per l’assistenza sociale.

Dopo aver illustrato i vari interventi in programma è stato dedicato un momento alla partecipazione, durante quale i presenti hanno potuto prendere la parola. Primo fra tutti Aldo Amoni, presidente di Epta Confcommercio che ha affermato: “Si tratta di un intervento bellissimo e di un bel contenitore, ma non vorrei mancassero i contenuti che, secondo me, sono le imprese, l’economia. Su un progetto come questo quando arriva l’economia? Dopo i contenuti? O realizziamo solo un bel contenitore?”.

Mario Margasini, presidente dell’associazione Nuove rigenerazioni Umbria, ha poi sottolineato l’importanza di integrare i vari fondi: “Ho visto che nell’Agenda Urbana rientra l’Fse+, un fondo che fa riferimento alle persone e parla di occupabilità, del lavoro e della formazione. Credo che integrare questi fondi sia estremamente importante. Fondamentale, in questo tipo di progetti, anche non perdere di vista il rischio di incorrere in una mancanza di coordinamento e partecipazione”.

Varie le valutazioni portate poi sul tavolo della discussione da Giampaolo Ceci, tra tutte una rispetto all’entità del finanziamento chiedendo se la quota destinata all’Umbria fosse stata “concordata, pretesa o in quale modo sia nata. Perché all’Umbria non sono stati destinati 10 o 20 milioni? Com’è nata questa valutazione? Inoltre – ha aggiunto – la ripartizione di questa spesa, a Foligno, per una scelta politica è stata spezzettata in tantissimi interventi, alcuni dei quali, francamente, potrebbero rientrate nella manutenzione ordinaria. Mi sembra strano che un importo così elevato venga ‘sprecato’ per interventi alla portata del bilancio comunale”.

Interventi ai quali sono seguiti i chiarimenti del sindaco, Stefano Zuccarini, e della coordinatrice regionale dell’agenda urbana Cristiana Corritoro. Che ha sottolineato: “La Regione ha a disposizione delle risorse ripartite dalla Commissione europea negli Stati membri che, a loro volta, danno in dotazione alla Regione. Dotazione che la Regione, a sua volta, in base ai principi degli orientamenti della Commissione, allocano in base a dei parametri. Alla base dei finanziamenti c’è quindi una scelta tecnico-politica sulla base del plafond che viene dato alla Regione Umbria”.

Articoli correlati