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Colfiorito, con la nuova Valdichienti più presenze da Umbria e Marche

Pubblicato il 23 Agosto 2016 14:22 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:30

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Per avere un’idea dell’impatto che l’apertura della nuova statale 77 avrà sul territorio di Colfiorito occorrerà attendere i prossimi mesi, ma un dato è certo: dal 28 luglio scorso la presenza di folignati è decisamente aumentata. C’è chi parla di curiosità nel provare il nuovo tracciato e i tempi di percorrenza e chi vi unisce l’utile al dilettevole, ricordando come in questo periodo l’aria di Colfiorito sia nettamente più piacevole del caldo torrido della città. In entrambi i casi, comunque, pare che i folignati stiano riscoprendo la loro montagna, così come i marchigiani iniziano a conoscere meglio la vicina Umbria. Diversi gli arrivi infatti dalla provincia di Macerata, con Tolentino e Civitanova Marche in testa. Numeri che si vanno però ad aggiungere ad un flusso di turisti che nel mese di agosto è stato, di fatto, sempre consistente. Questo spiega il perché risulti difficile valutare gli eventuali cambiamenti legati alla recente inaugurazione della nuova Valdichienti. Per i ristoratori e gli albergatori della zona il vero banco di prova sarà soprattutto l’inverno ed interesserà probabilmente più i bar che non gli alberghi e i ristoranti. Mentre i primi infatti risultano legati più ad un turismo di passaggio, venuto meno con il nuovo tracciato, i secondi possono contare su un target diverso. “Pranzare e cenare o soggiornare – spiegano infatti i titolari delle attività – implica che le persone vengano di proposito a Colfiorito e non necessariamente che si trovino a passare”. In quest’ottica risulta quindi fondamentale per i proprietari di alberghi e ristoranti della zona investire nella promozione della montagna folignate. “Il cambiamento – dicono – è inevitabile”. Tutto sta, dunque, nel coglierlo e lavorare affinché influenzi positivamente il tessuto economico. Così c’è chi – come Dante Santoni dell’Hotel Lieta Sosta – parla di Colfiorito come “villaggio di servizio della 77”, perché può contare su attività come la banca, la posta o la farmacia, ma anche chi – come il Relais Forti – vede il futuro in un turismo ecologico, forte delle bellezze paesaggistiche e naturalistiche che caratterizzano Colfiorito. Ma c’è anche chi si appella alle istituzioni, ed al Comune di Foligno in primis – come dicono dall’Hotel Plestina – affinché si faccia promotore di iniziative ed eventi soprattutto durante l’inverno; ed infine chi – come il titolare del bar Barchetta – sottolinea la necessità di un’informazione capillare degli eventi via via promossi e di una campagna marketing efficace. Insomma, gli esercenti di Colfiorito ci credono, ora però tocca unire le forze e fare rete. Insomma, sul versante umbro della nuova mare-monti gli esercenti ancora rimangono cauti e a vincere non è ancora il grande entusiasmo registrato invece sul fronte marchigiano, come spiegato da ristoratori e albergatori a Rgunotizie.it negli scorsi giorni. Oltre che in montagna però, qualcosa sembra muoversi anche nel centro città di Foligno. Durante le ultime manifestazioni come il Paiper Festival, diversi i marchigiani che hanno scelto il “Centro del mondo” per qualche ora di svago. Che qualcosa stia cambiando se ne sono accorti anche i gestori dei locali della “movida”.

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