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A Foligno mercato immobiliare in ripresa: compravendite superiori alla media provinciale

Pubblicato il 12 Novembre 2016 16:19 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:48

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Sono segnali positivi quelli che arrivano a Foligno dal mercato immobiliare. A dirlo è stato Mauro Cavadenti Gasperetti del Gruppo Simedia che, dati dell’Agenzia del territorio alla mano, ha fatto il punto sull’andamento delle compravendite residenziali dal 2005 al 2015. L’occasione è stato il primo Osservatorio del mercato immobiliare, appuntamento che – come annunciato dallo stesso Cavadenti – tornerà puntuale una volta all’anno, per focalizzare l’attenzione sulle analisi e sulle prospettive del comparto, che andrà ad interessare via via anche le compravendite nei settori del commercio, dell’industria e del terziario. In questo evento zero, ospitato sabato mattina nella sede folignate di Confartigianato, l’attenzione si è però concentrata – come detto – sugli immobili ad uso residenziale. I DATI – Analizzando la situazione a Foligno nell’ultimo decennio, a saltare all’occhio è in prima battuta il dato del 2007, quando le compravendite sono state 763, di fatto il punto più alto. Nel 2008, invece, si è registrato il primo picco che è andato via via peggiorando nel corso degli anni successivi, arrivando a quota 323 compravendite nel 2013, considerato a tutti gli effetti l’anno nero del settore. Poi, negli ultimi due anni la ripresa. Ed anche se nel 2015 gli acquisti sono stati 471, numero ancora distante dal risultato del 2007, il segnale che arriva dal mercato viene comunque considerato positivo. A questo, va poi aggiunto il fatto che la percentuale toccata nella città della Quintana risulta superiore alla media registrata nel resto della provincia di Perugia. I PREZZI – Se si va a guardare il capitolo dei prezzi, si nota innanzitutto un riallineamento tra le fasce del centro storico e della semiperiferia. “Dopo il 1997 – ha infatti spiegato a questo proposito Mauro Cavadenti Gasperetti – allo svuotamento del centro storico aveva corrisposto un innalzamento dei prezzi fuori dalle mura. In quegli anni Foligno era uno dei pochi comuni in cui si registrava questa inversione. Oggi, invece, possiamo notare come le due aree si siano riequilibrate”. Andando a vedere nel dettaglio i numeri va prima di tutto sottolineato come i prezzi varino in base alla zona ma anche alla tipologia di immobile. Questa, dunque, la situazione attuale: in centro storico si va da un minimo di 1300 euro al metro quadrato ad un massimo di 1900 euro per un immobile nuovo; da 1000 a 1350 per uno ristrutturato; da 650 a 1000 per uno abitabile e da 350 a 550 per uno da ristrutturare. Nella semiperiferia si va da 1250 a 1900 euro per un immobile nuovo; da 1000 a 1300 euro per uno ristrutturato, da 600 a 800 euro per uno abitabile e da 300 a 500 euro per uno da ristrutturare. Spostandosi ancora più fuori, e quindi nella piena periferia, si va dai 1100 ai 1500 euro per un immobile nuovo, dai 900 ai 1100 euro per uno ristrutturato, da 500 a 750 per uno abitabile e dai 300 ai 500 per uno da ristrutturare. Chiudono il cerchio le zone agricole. In questo caso si va dai 1000 ai 1250 euro per un immobile nuovo, dai 700 ai 900 euro per uno ristrutturato, dai 450 ai 600 per uno abitabile ed infine dai 250 ai 450 per uno da ristrutturare. TRIBOLATI – E di fase positiva ha parlato anche il direttore regionale di Confartigianato, Gianluca Tribolati. “Come associazione speriamo in un cambio di rotta – ha dichiarato – anche per dare un segnale positivo alle tante aziende edili del territorio e a tutto l’indotto che negli ultimi anni hanno avuto tante difficoltà. E se gli immobili umbri hanno retto all’impatto con i recenti eventi sismici – ha concluso – è stato perché si tratta di costruzioni di qualità realizzate da imprese di qualità e noi possiamo dire di averne tante”. EFFETTO TERREMOTO – E proprio guardando al sisma delle scorse settimane, nella città della Quintana sembrerebbe essersi registrato un aumento di richieste di abitazioni anche se per la locazione. Richieste avanzate però non solo da folignati, ma anche da cittadini di altri comuni vicini e non. A guardare con interesse a Foligno sarebbero state infatti persone di Norcia ma anche di Visso e di altre zone del Maceratese. SIGISMONDI – “Quest’ultimo sisma – ha dichiarato l’assessore al bilancio, Elia Sigismondi – pone uno spartiacque tra il prima e il dopo ’97. Se in quell’occasione il terremoto era stato vissuto in maniera fatalistica, oggi Governo, Comuni ed operatori devono iniziare a riflettere in maniera diversa e porre sempre di più l’attenzione sulle tecniche costruttive. Bisogna far capire che si può vivere in sicurezza anche in queste zone” ha sottolineato. Poi, tornando all’argomento del giorno si è concentrato sulla questione del piano regolare. “Era stato pensato in un momento economico diverso da quello attuale – ha detto – e questo ci impone dei cambiamenti”. Cambiamenti che andranno anche verso una riduzione dei volumi e il riutilizzo di aree oggi dismesse.  

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