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Foligno, dopo trentatré anni ritrovata in Francia la statua lignea di Gesù Bambino

Pubblicato il 9 Dicembre 2016 18:12 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:35

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Tutto è partito da uno studioso di arte umbra, che ha notato la statua in una casa d’aste di Louvres, in Normandia. La successiva segnalazione ai carabinieri ha fatto il resto. Stiamo parlando del recupero della statua in legno che raffigura Gesù Bambino, parte mancante di un gruppo scultoreo raffigurante la “Madonna con Bambino”, oggi esposto al Museo Diocesano di Foligno. La statua in legno parzialmente dorata è stata recuperata dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Firenze ed è alta 42 centimetri, realizzata da un autore umbro ignoto ed è databile in un periodo che va dal XII al XIII secolo. L’opera era stata trafugata il 14 settembre del 1983 dalla chiesa di Santa Maria Infraportas di piazza San Domenico e il suo valore è stimato intorno ai 60mila euro. L’immagine individuata dagli investigatori è stata comparata con quella della porzione della scultura trafugata nel 1983 e inserita, sin dall’epoca del furto, nella “Banca dati dei Beni culturali illecitamente sottratti”, che ne ha quindi confermato il furto. La rogatoria internazionale della magistratura spoletina ha poi fatto scattare la collaborazione con la polizia francese Ocbc (Office Central de Lutte contre le Trafic de Biens Culturels). L’iter si è concluso nel marzo 2016 con il rientro in Italia dell’antico manufatto. Ora le indagini andranno avanti per capire come e chi ha portato l’opera in Francia. La statua lignea rimarrà all’interno del Museo Diocesano di Foligno, anche se si prevede una sua esposizione temporanea nella chiesa di Santa Maria Infraportas. Insieme al Gesù Bambino, la conferenza stampa è servita anche per presentare una formella ritrovata due anni fa a San Paolo del Brasile che fa parte di una più vasta opera, un tempo conservata nell’eremo del monte di Pale. “Oggi è un momento importante, perché sono stati recuperati due pezzi di grande valore per l’arte e la cultura di Foligno” ha affermato in apertura di conferenza Rita Fanelli Marini. “L’evento di oggi – ha invece sottolineato don Paolo Aquilini – si chiama ‘Arte ritrovata’, ma io preferisco chiamarlo ‘Ricongiungimenti familiari’”. La storia delle statue lignee raffiguranti la Madonna con Bambino nell’Italia centrale è stata invece affidata all’ex soprintendente umbra e storica dell’arte Giordana Benazzi, mentre il capitano Lanfranco Disibio del Nucleo tutela patrimonio culturale ha spiegato come “l’operazione di recupero della statua folignate è stata l’ultima del reparto di Firenze in questa regione, visto che ora l’Umbria ha un Nucleo tutto suo. Il nostro operato – ha sottolineato – fa parte di un sistema integrato, visto che le segnalazioni e la collaborazione viene fatta in sinergia anche grazie ai privati cittadini o altri soggetti”. La chiusura è stata poi affidata al vescovo di Foligno, Gualtiero Sigismondi: “Esprimo gratitudine e gioia – ha detto il vescovo -. Quando si ritrova qualcosa di importante fiorisce la gioia, visto che abbiamo ritrovato due perle di grande valore”.

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Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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