20.9 C
Foligno
mercoledì, Giugno 18, 2025
HomeAttualitàFoligno ricorda il massacro delle foibe: corona d'alloro sulla lapide dei martiri...

Foligno ricorda il massacro delle foibe: corona d’alloro sulla lapide dei martiri italiani

Pubblicato il 10 Febbraio 2017 13:29 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:07

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Maturità, tempo di prima prova per quasi 7mila studenti umbri

A partire da domani gli alunni degli istituti italiani e regionali si confronteranno con il tema di italiano. Intanto è partito il “toto traccia”: tra gli autori papabili D’annunzio, Svevo e Calvino, ma anche Montale e Ungaretti, mentre per l’attualità si guarda all’intelligenza artificiale

A Spello è tutto pronto per la magica notte delle Infiorate

Nel weekend del 21 e 22 giugno le strade della Splendissima Colonia Julia si tingeranno di mille colori, quando i maestri infioratori assembleranno i petali per dare vita ai grandi tappeti floreali. Quest’anno anche un’opera speciale dedicata a papa Francesco

Raccolta dei rifiuti e Tari, incontro pubblico su problemi e opportunità

Al via un ciclo di appuntamenti promossi in diverse zone della città da Patto x Foligno e Foligno 2030 con l’obiettivo di informare, coinvolgere e andare alla ricerca di soluzioni. Si parte venerdì 20 giugno: tra i relatori anche Sandro Spaccasassi e Maurizio Zara

“Una pagina di storia scabrosa che non può essere dimenticata”, così l’assessore con delega alle iniziative per la pace e la memoria del comune di Foligno, Maura Franquillo, ha aperto il suo intervento durante la cerimonia di commemorazione dei martiri delle foibe. Fra il 1943 e il 1947 esplose un’ondata di violenza contro gli istriani e i dalmati italiani che vennero torturati e gettati nelle foibe, cavità carsiche di origine naturale con un ingresso a strapiombo. Per ricordare quel massacro, accompagnata dal Gonfalone della città, è stata deposta una corona d’alloro davanti alla lapide che si trova nella zona dell’Agorà in ricordo delle vittime italiane. Presenti le associazioni combattentistiche e d’arma, i responsabili delle forze dell’ordine, dell’esercito italiano e della Croce Rossa. “Questo giorno serve per comprendere – continua la Franquillo – per capire che certe situazioni non si possono e non si devono ripetere . Non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B”. A seguire a portare la sua testimonianza è stato Maurizio Pinna, figlio di istriani. “Bisogna ricordare che queste persone sono morte per una lotta di nazionalismi e non soltanto nelle foibe ma ad esempio in Dalmazia molti vennero affogati in mare”. Per oltre cinquant’anni questo pezzo di storia fu avvolto nel silenzio, ma nel 2005 il Parlamento decise di dedicare il 10 febbraio al ricordo di questa ferita che ancora aperta.  

Articoli correlati