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Fils, nuove grane. I sindacati: “Stipendi non pagati e conti correnti bloccati”

Pubblicato il 11 Aprile 2017 13:22 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:39

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Conti correnti ripetutamente bloccati da Equitalia, stipendi non pagati, lavoratori costretti ad autogestirsi, affidamento dei servizi svolti fino ad oggi dalla Fils ad aziende o cooperative, tramite bandi predisposti senza alcun coinvolgimento del sindacato sugli aspetti che riguardano la tutela dei lavoratori, richieste d’incontro urgente con il Comune prive di positivo riscontro: purtroppo la situazione della Fils appare ormai fuori controllo”. La denuncia arriva ancora una volta dai sindacati. Uil Fpl, Fp Cgil e Fp Cisl lanciano un nuovo allarme per quanto riguarda la società di servizi del Comune di Foligno. Attualmente in liquidazione, dopo la mancata approvazione del Piano industriale, il Comune ha deciso di andare avanti per la chiusura dell’azienda. Il problema però, è che ora sembrerebbero esplosi i due più grandi problemi della Fils, ovvero quello finanziario e quello organizzativo. “Ancora una volta, nelle scorse settimane, Equitalia ha bloccato i conti correnti della Fils per problemi legati a mancati o ritardati versamenti di contributi o imposte – denunciano i sindacati -. Già era accaduto alcuni mesi fa, quando i lavoratori erano rimasti a lungo senza stipendio. Il mese scorso la Fils ha pagato solo metà della retribuzione. Poi – prosegue il racconto dei sindacalisti Ivo Ceccarini, Ubaldo Pascolini e Andrea Russo -, il blocco dei conti correnti e la necessità di versare o compensare decine di migliaia di euro. Le retribuzioni non sono state pagate neppure questo mese: i conti correnti sono vuoti e non è chiaro se e quando saranno pagati dal Comune i servizi già prestati”. Quella descritta è davvero una situazione paradossale. Non essendoci soldi in cassa – proseguono Cgil, Cisl e Uil – è capitato che i veicoli restassero a secco e, solo grazie a qualche lavoratore che ha pagato di tasca propria, si è riusciti ad acquistare carburante o materiali per poter lavorare e non aggravare ulteriormente la situazione. I lavoratori, ormai costretti ad organizzare i servizi in totale autogestione, si sentono completamente abbandonati”. Da qui, la richiesta: “Chiediamo al Comune e al liquidatore – conclude la nota dei sindacati – di mantenere aperto, in tale fase così delicata, un tavolo permanente di confronto con le organizzazioni sindacali e di assumere ogni iniziativa utile a garantire il pagamento degli stipendi e tutelare l’occupazione ed i servizi pubblici”.

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