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Prima la grandine, ora la siccità. L’annus horribilis dell’olivo umbro. Da Trevi: “Intervenga il Ministero”

Pubblicato il 4 Agosto 2017 11:33 - Modificato il 5 Settembre 2023 16:55

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Parte da Trevi il grido d’allarme per la grave siccità che sta mettendo in ginocchio l’olivicoltura umbra, già duramente colpita da altre criticità determinate dalla crisi sismica iniziata il 24 agosto dello scorso anno, dalle eccezionali nevicate del gennaio 2017, dalle gelate di aprile e dalla grandinata di luglio. Per non parlare dei numerosi incendi. Quasi una tempesta perfetta che sta mettendo in ginocchio un settore molto importane, che è economia e identità di un territorio: la fascia olivata che va da Assisi a Spoleto candidata a sito Unesco. Il sindaco Bernardino Sperandio e la consigliera nazionale dell’associazione “Città dell’Olio”, nonché assessore all’agricoltura di Trevi, Stefania Moccoli, lanciano un appello ai soggetti preposti affinché intervengano rapidamente. “La siccità ha creato una perdita di produzione olivicola notevole sin dalla fase fenologica della fioritura, che si stima ad oggi pari a circa il 70% – scrivono in una nota inviata nei giorni scorsi all’assessore regionale Fernanda Cecchini e al ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina-. Registriamo grave preoccupazione nel comparto, pertanto chiediamo l’intervento del governo regionale e il supporto delle associazioni di categoria, affinché si adoperino con il Ministero per lo stato di calamità naturale, per il sostegno delle aziende agricole e dei tanti piccoli produttori, ma anche per promuovere l’attivazione di un dondo di solidarietà nazionale per far fronte ai danni causati dalla siccità che stanno creando notevoli difficoltà agli olivicoltori, ma anche agli orticoltori delle Canapine, settori che, se non adeguatamente compensati, potrebbe costringere molti agricoltori a ridurre o abbandonare coltivazioni eroiche, già poco redditizie in condizioni normali, con grave nocumento per l’economia e l’immagine della Regione”. Nella missiva si chiede anche l’attivazione della ricerca scientifica, di esperti di settore che programmino forme di intervento a supporto dei coltivatori attraverso lo studio di metodologie più adeguate e la sperimentazione di cultivar diverse e maggiormente resistenti ai cambiamenti climatici. Da Trevi fanno inoltre sapere che la Regione Umbria ha attivato la possibilità di effettuare una segnalazione di danno tramite compilazione di apposito modulo scaricabile anche dal sito www.comune.trevi.pg.it.

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