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Gestione musei, Mismetti taglia la testa al toro: il bando non passerà in consiglio comunale

Pubblicato il 23 Agosto 2017 13:28 - Modificato il 5 Settembre 2023 16:51

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A forza di tirare, la corda si è spezzata. Potrebbe essere riassunta così la vicenda legata al rinnovo della gestione dei musei di Foligno. A romperla è stato un gruppetto di esponenti del Partito democratico, contrari alle linee guida dettate dalla giunta Mismetti. Linee guida che sarebbero servite per introdurre delle novità all’interno del nuovo bando di gara per amministrare i centri culturali cittadini. Su tutte, c’era l’idea di inserire nella gestione esterna dei musei anche l’auditorium San Domenico e palazzo Candiotti. Ma alcuni passaggi del nuovo bando poco piacevano a quegli esponenti Dem che negli scorsi giorni avevano addirittura consegnato al primo cittadino un documento con all’interno le loro proposte per rendere l’atto passabile in commissione prima e in consiglio comunale poi. Quell’atto però, dopo due rinvii proprio in terza commissione, non finirà più all’attenzione dei consiglieri comunali. Già, perché come anticipato da Rgunotizie.it (leggi qui), il sindaco alla fine ha deciso di giocarsi l’asso nella manica e seguire una strada alternativa. Il nuovo bando di gara come rivisitato dalla giunta, aveva bisogno della votazione in consiglio comunale per essere promulgato, perché modificava alcuni principi base rispetto a quello di quattro anni fa. Ma dopo due tentatitivi andati a vuoto, il sindaco ha usato la “scorciatoia” di riproporre un bando sulla falsa riga del suo predecessore, evitando così di passare attraverso la massima assise cittadina. Una soluzione che porta da un lato a chiudere definitivamente il tira e molla con una parte della maggioranza, ma che dall’altra dimostra ancora una volta tutta la debolezza del Mismetti-bis. Già, perché il nuovo bando proposto dalla giunta poteva piacere o no, ma avrebbe comunque segnato una svolta nella gestione dei centri culturali cittadini ed un taglio rispetto al passato. Il mancato accordo all’interno del Partito democratico, ha quindi fatto fallire lo sforzo culturale della giunta, costringendo il sindaco a trasformare un atto di indirizzo politico in un mero rinnovo di natura burocratica. Il sindaco ha dovuto optare per questa diversa strada soprattutto per un motivo. Il prossimo 31 agosto scadrà l’attuale gestione dei musei cittadini. Senza un bando in pubblicazione, il Comune non avrebbe potuto prolungare temporaneamente il mandato dell’attuale gestore. In attesa di un nuovo inquilino dunque, le strutture sarebbero rimaste chiuse fino al giorno dell’aggiudicazione del nuovo bando. Ipotesi che una città candidata a Capitale italiana della cultura non poteva certo permettersi.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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