13.1 C
Foligno
lunedì, Novembre 3, 2025
HomeCronacaGiano dell'Umbria, segregata in casa e picchiata per quattro ore

Giano dell’Umbria, segregata in casa e picchiata per quattro ore

Pubblicato il 15 Ottobre 2021 16:45 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:41

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Falchi, l’ex Khribech e Settimi spazzano via il Gavorrano

Il Foligno nonostante le assenze pesanti si dimostra in ottima forma e schiaccia i toscani, conquistando il terzo posto e mettendosi in scia della vetta

Variante sud, indetta una nuova assemblea alla presenza della Regione

L’incontro promosso dal locale comitato è in programma per venerdì 7 novembre nella sala adiacente la chiesa di San Paolo a Foligno. Ad intervenire l’assessore alle Infrastrutture Francesco De Rebotti e anche Guido Perosino, in passato amministratore di Quadrilatero

Furto di ostie e vasi sacri a Bevagna, Boccardo: “Feriti per questo sacrilegio compiuto”

Nella mattinata di sabato primo novembre nella chiesa del monastero agostiniano di Santa Margherita la messa di riparazione. Il vescovo sul possibile collegamento con Halloween: “Stiamo perdendo le nostre radici”

Segregata in casa dell’ex compagno per quattro ore, percossa fisicamente e umiliata psicologicamente. Fino a quando l’uomo, che alternava frasi d’amore a gravi minacce, non l’ha lasciata uscire, dicendole che era stata fortunata perché si era calmato e le concedeva la possibilità di andare via. A quel punto la presa di coscienza del pericolo corso e la decisione della vittima di rivolgersi ai carabinieri di Giano dell’Umbria per raccontare l’accaduto. La donna era stata attirata in casa dall’ex compagno, un 60enne residente nel borgo umbro, quasi con l’inganno – raccontano oggi i militari – con la scusa di entrare per raccogliere e portare via gli ultimi effetti personali. Poi, come detto, l’inizio di quello che è stato un vero e proprio incubo che, però, fortunatamente non ha avuto tragiche conseguenze, nonostante la donna abbia riportato numerose contusioni ed escoriazioni, poi curate dai sanitari. Denunciato l’episodio, lo scorso martedì 12 ottobre la Compagnia dei carabinieri di Spoleto ha quindi dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo del ’61 per i reati di maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona, lesioni personali aggravate e danneggiamento. La decisione di interrompere ad agosto un rapporto durato 10 anni è stata la causa scatenante della violenza inaudita posta in essere dal 60enne nei confronti della ex compagna fino a due settimane fa. Anche se episodi di maltrattamento si erano già registrati in passato. A partire dal 2014, infatti, la donna aveva subito violenze fisiche e psicologiche anche alla presenza del figlio minore. Tra le frasi proferite dall’uomo ne sono state riscontrate alcune emblematiche di quanto subito dalla vittima e anche dell’inversione del rapporto vittima/carnefice nella mente dell’uomo, che riteneva l’ex compagna responsabile della sottrazione del porto d’armi quale provvedimento immediato posto in essere dalle forze dell’ordine nei confronti del 60enne.

Articoli correlati