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“Siete fascisti” e in consiglio comunale scoppia la bagarre. Chieste le dimissioni di Gammarota

Pubblicato il 21 Maggio 2021 16:14 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:24

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Un invito ai consiglieri folignati di minoranza a prendere le distanze dalle “gravissime affermazioni” di Mario Gammarota durante la seduta del consiglio comunale di giovedì pomeriggio e un invito allo stesso esponente di Foligno 2030 a dimettersi dalla carica che ricopre. È quanto chiedono i consiglieri di maggioranza all’indomani della massima assise cittadina durante la quale Gammarota si è rivolto al sindaco Stefano Zuccarini ed all’assessore Marco Cesaro utilizzando l’epiteto “fascisti”. “Non permettiamo a nessuno di infangare il ruolo che ricopriamo e i partiti che rappresentiamo” commentano i membri della maggioranza di governo che si sono sentiti offesi dalle parole del collega, al punto che l’esponente della Lega, Mauro Malaridotto, aveva chiesto l’interruzione del consiglio comunale per discutere quanto accaduto.

“Chi mi conosce sa la passione che metto nella politica, la mia educazione morale, politica ed istituzionale e che so riconoscere i miei sbagli” ha dichiarato Mario Gammarota, dopo lo stop di dieci minuti della massima assise cittadina. Per il consigliere di Foligno 2030 si è trattato di un “momento di impeto”, nato dal vedere “una collega (la consigliera Rita Barbetti) interrotta da due uomini (il sindaco Zuccarini e l’assessore Cesaro)”, un atteggiamento di prevaricazione che Gammarota ha apostrofato come “poco consono ad un’istituzione”. L’esponente di minoranza si è quindi scusato con il primo cittadino e con i consiglieri che si sono sentiti offesi, chiedendo però che nella prossima conferenza dei capigruppo di affronti la questione del rispetto del regolamento che vige in consiglio comunale. “Quando una persona parla – ha dichiarato a questo proposito -, anche se non siamo d’accordo, dobbiamo aspettare che finisca. Non possiamo non rispettare il regolamento, perché ogni volta che succede una cosa del genere non si rispetta la città. Mi scuso – ha quindi concluso – ma chiedo a tutti il rispetto delle regole, altrimenti si crea solo caos e non ce lo possiamo permettere”.

Scuse che però, a quanto pare, non sono bastate ai partiti di maggioranza. E così, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Più in alto sono tornate sulla vicenda, chiedendo – come detto – le immediate dimissioni dalla carica di consigliere comunale di Mario Gammarota della Lista civica “Foligno 2030”. “Si tratta di un fatto gravissimo – hanno dichiarato – considerando il ruolo istituzionale ricoperto da Gammarota quale vicepresidente del consiglio e offensivo della dignità dei consiglieri di maggioranza, soprattutto perché esternato in un contesto di confronto democratico come quello dell’assise comunale. Le parole di Gammarota nulla hanno a che vedere con il dibattito politico e si pongono sul piano ancora più grave dell’offesa personale a consiglieri e amministratori eletti dai cittadini”.

E ad intervenire sulla vicenda è stato anche il gruppo Foligno 2030, esprimendo solidarietà a Mario Gammarota e respingendo “fermamente” la richiesta di dimissioni della maggioranza. Più e più volte, come evidenziato anche nell’ultimo consiglio – commentano – sin dal momento dell’elezione i membri della giunta e il sindaco, che rappresenta la città tutta, hanno interrotto la minoranza durante l’esposizione delle proprie idee. È una prassi gravissima – concludono – che va contro il regolamento stesso (art. 36 comma 5). Al netto delle scuse, già immediate durante il consiglio, è evidente un attacco ad personam volto a nascondere la carenza di contenuti e di iniziative da parte della maggioranza soprattutto per il futuro, dopo un immobilismo che dura ormai da due anni”.

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