Approvato a Foligno, non senza qualche polemica, il regolamento per la consulta della mobilità sostenibile, ambiente e sicurezza stradale. Polemiche che hanno di fatto contrapposto la Lega, che ha siglato in questo senso un accordo con il Movimento 5 stelle, e le forze di centrosinistra. Le stesse che i salviniani folignati tacciano di “forte ostruzionismo” dimostrato al momento dell’approvazione del regolamento, arrivata il 27 maggio scorso in seconda commissione. Il centrosinistra, dal canto suo, condanna la maggioranza per l’eccessivo controllo sulla consulta stessa da parte di sindaco e giunta. Utile andare per gradi.
LA LEGA – Da un lato, come detto, la Lega che, nelle parole del capogruppo in consiglio comunale, Riccardo Polli, evidenzia come l’accordo con i pentastellati sia servito “per istituire prima possibile la consulta che affronterà temi molto sentiti da cittadini, associazioni e dal Comune stesso”. Sottolineando come la consulta dell’ambiente, ferma da oltre venti anni, avrà pieno potere consultivo, di indirizzo e di controllo sulle attività dell’Ente per ciò che riguarda ambiente, sicurezza stradale e mobilità sostenibile, Polli spiega anche come si sia “agito seguendo le regole” ed esprime soddisfazione per un “accordo tale che entro l’estate la consulta possa riunirsi per la prima volta”. In attesa, dunque, del disco verde alla consulta da parte del consiglio comunale, il capogruppo leghista riferisce come, intano, sia stato dato libero accesso a tutte le associazioni di categoria che vogliano partecipare. “Come da regolamento comunale – conclude Riccardo Polli – abbiamo inserito la figura del sindaco, degli assessori, di due consiglieri e del comandante dei vigili urbani”.
IL CENTROSINISTRA – La presa di posizione delle forze di centrosinistra parte proprio dal fatto che, all’interno del regolamento, “la maggioranza indica che il coordinatore venga direttamente nominato dal primo cittadino e che lo stesso, insieme agli assessori competenti, ne facciano parte”. “Un controllo politico esagerato” per i gruppi d’opposizione, sia da parte di sindaco e giunta che della politica, in netto contrasto con la loro idea. “Noi riteniamo – spiegano dal centrosinistra – che la consulta debba essere libera e non posta sotto controllo. Come dice la parola stessa – aggiungono – si parla di un organo consultivo e propositivo e non decisionale, uno spazio di partecipazione dei cittadini e delle associazioni. Non capiamo perché si temano questi strumenti e questo in particolare – attaccano infine – forse perché tratterà le politiche ambientali, i rifiuti, il nuovo Pums comprese le nuove Zone 30?”.
Maggioranza che, secondo il centrosinistra folignate, si è mossa anche con ritardo. “Già lo scorso dicembre – ricordano a tal proposito dalla minoranza – avevamo presentato in consiglio la proposta per l’istituzione della consulta per la mobilità sostenibile ma la mozione fu rigettata dalla maggioranza di destra”. A gennaio, quindi, era stata richiesta la convocazione della specifica commissione per riproporre l’istituzione dell’organo. “In quella sede c’era stata un’apertura da parte della maggioranza – proseguono dal centrosinistra – che però ha tirato per le lunghe e solo dopo due mesi e mezzo ha riconvocato la commissione per discutere il regolamento della consulta che – concludono – è stata però allargata diventando per l’ambiente, la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale”.