Non solo atti comunali che preferiscano la lingua italiana (leggi qui https://tinyurl.com/rvfwcj8s), a Foligno nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, andata in scena martedì 11 maggio, sono state anche altre le questioni affrontate da maggioranza e opposizione. A partire dalla mozione presentata dal capogruppo della Lega, Riccardo Polli, che ha visto piena sintonia da parte di tutte le forze politiche. Il documento presentato dal leghista è stato infatti approvato all’unanimità e, in sostanza, impegna sindaco e giunta a definire “quanto prima le procedure per attivare la convenzione tra il Comune e le tabaccherie del territorio, per permettere la richiesta e il rilascio delle certificazioni anagrafiche, come il certificato di residenza e il matrimonio”. “Con la mia mozione – spiega Riccardo Polli – chiedo che venga data al cittadino la possibilità di usufruire dei servizi comunali più facilmente e velocemente, superando i limiti imposti dall’emergenza sanitaria”. Nel momento in cui la convenzione entrerà a regime – senza costi per l’amministrazione -, i cittadini potranno recarsi in una delle olre 70 tabaccherie cittadine “e – spiegano dalla Lega – chiedere ciò di cui hanno bisogno senza la necessità di recarsi in centro, chiedere un appuntamento o fare lunghe file”. “L’obiettivo della mia mozione – spiega il capogruppo Polli – è anche quello di decongestionare gli uffici comunali che oberati dal lavoro e limitati dalle imposizioni per fronteggiare l’emergenza sanitaria, soffrono a dare risposta a tutte le richieste dei cittadini”.
PATRICK ZAKI, BARBETTI ALL’ATTACCO – Il consiglio comunale non ha trovato invece la quadra rispetto alla concessione della cittadinanza onoraria di Foligno al giovane ricercatore egiziano Patrick Zaki, arrestato il 7 febbraio 2020 in Egitto e accusato dal governo del Cairo di diffondere notizie false attraverso i suoi canali social e attentare alla sicurezza nazionale. La richiesta era partita dai capogruppi del centrosinistra, attraverso una mozione in cui si sottolineava come la vicenda Patrick Zaki “ricorda purtroppo da vicino quella di Giulio Regeni”. Zaki è ancora in carcere “e le accuse che gli vengono rivolte – si legge nella mozione – sono le stesse che colpiscono persone che svolgono attività lecite secondo il diritto internazionale”. Per questo motivo dalla minoranza è stata chiesta la cittadinanza onoraria, “riconoscendo nella figura di Zaki i valori di libertà di studio, libertà di pensiero e libertà di partecipazione pubblica propri del nostro Paese e della cittá di Foligno”, così come è già avvenuto in altre città italiane. Il semaforo rosso alla cittadinanza onoraria folignate al giovane egiziano ha fatto partire l’attacco del consigliere Rita Barbetti (Pd): “La maggioranza, nella persona del consigliere Ivano Ceccucci di Forza Italia che ha letto il nuovo testo – spiega Barbetti in un comunicato – ha emendato la mozione eliminando la richiesta di cittadinanza onoraria di Foligno e, fatto incommentabile, il riferimento a Giulio Regeni. A nulla è valso citare le tante città italiane che hanno già concesso la cittadinanza”. Per l’esponente dem fuori luogo anche la motivazione del rifiuto, ovvero il fatto che Zaki non abbia legami con Foligno. “La nostra città – sottolinea Barbetti – non sostiene, seppure simbolicamente, chi lotta contro le ingiustizie, contro le discriminazioni, si batte per la libertà di pensiero, per la difesa delle minoranze, per la giustizia. La città di Foligno non ritiene opportuno rievocare Giulio Regeni, un giovane ragazzo, uno studioso, torturato e massacrato da un regime oscurantista e liberticida. Non è questa – conclude – la rappresentazione della Foligno che amiamo”. Il consiglio comunale ha comunque dato il via libera all’impegno formale, verso Governo e Ministeri preposti, per far ottenere a Zaki la cittadinanza italiana.