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A Cancelli un’assemblea pubblica per rilanciare la montagna folignate

Pubblicato il 24 Marzo 2023 10:11 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:06

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Un accorato grido d’allarme contro l’abbandono della montagna folignate. È quello che arriva dalla Comunanza agraria di Cancelli, che per il pomeriggio di sabato 25 marzo ha indetto un’assemblea pubblica, chiamando a raccolta tutta la cittadinanza, allo scopo di individuare concrete soluzioni volte ad invertire la rotta di quello che viene apostrofato come un declino economico, culturale e sociale. L’appuntamento, dunque, è per sabato 25 marzo, alle 15.30, al santuario dei Santi Pietro e Paolo. Un luogo scelto non a caso, come spiegato dal presidente della Comunanza, Maurizio Cancelli. “Vogliamo ribadire l’importanza e la sacralità che la montagna ha per l’intera città e per le tante comunità dell’Appennino” ha commentato a questo proposito.

Con una lettera inviata ai sindaci dei Comuni di Foligno, Trevi e Sellano, alle varie istituzioni pubbliche delle tre città, e alle Comunanze agrarie di Ponze, Coste, Orsano, il presidente Cancelli ha, inoltre, ribadito il ruolo chiave del “Contratto di paesaggio”. Ossia, quel progetto di sviluppo stipulato e siglato il 27 ottobre 2014 nella sala dei Notari a Perugia, tra la Regione Umbria, i Comuni di Foligno, Trevi e Sellano, e la Comunanze agrarie di Cancelli, Coste, Orsano e Sellano, e che nel 2015 era stato presentato anche all’Expo di Milano, come virtuoso esempio di un nuovo modo di concertazione e di governo del territorio. Un progetto che, denunciano oggi dalla Comunanza agraria di Cancelli, era stato però messo da parte dall’allora amministrazione comunale folignate e che sta ora riscuotendo nuova attenzione, quantomeno da parte delle istituzioni regionali. Come testimoniato anche dalla mozione presentata negli scorsi giorni all’Assemblea legislativa dell’Umbria, dal consigliere in quota Pd, Michele Bettarelli, che ha chiesto la “calendarizzazione urgente” in seconda commissione del protocollo d’intesa per l’attuazione del Contratto di paesaggio.

Intanto, come detto, il grido d’allarme della realtà guidata da Maurizio Cancelli si leva alto per sottolineare l’abbandono in cui versano le frazioni dell’altopiano (Civitella, Vallupo, Cascito, Cupoli e Cancelli), “che – sottolineano dalla Comunanza – rappresentano tanta parte della storia di Foligno”. A questo si aggiunge, così come spiegato dai promotori dell’assemblea, “l’impedimento alla realizzazione di una moderna stalla per ovini, in modo da rilanciare l’econimia del territorio e dare occupazione giovanile. Impedimento, determinato dal fatto – proseguono ancora dalla Comunanza – che il Comune di Foligno ha richiesto più di 40mila euro per oneri relativi alla legge ‘Bucalossi’, mentre le Comunanze agrarie sono esenti dal contributo di costruzione, in base alla sentenza del Consiglio di Stato n 4226 del 9/9/2008”. Ma le questioni sollevate, non si fermano qui. Sul fronte viabile, infatti, è stato espresso disappunto per il declassamento della strada di Cupoli-Radicosa-Ponze-Trevi da comunale a vicinale. Nel frattempo sull’altopiano di Cancelli, la Comunanza agraria, insieme a Giuseppe Costantini di Civitella e all’ecologista Clelia Nocchi di Foligno, sta progettando nella zona di Vallupo la piantumazione di un meleto di mela ruzza, un tipo di mela della montagna in via d’estinzione. 

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