“Franco Antonelli 1929-1994. Un architetto nel suo tempo”. È questo il titolo del volume al centro del convegno che si terrà a Foligno sabato 18 giungo. Convegno, dedicato quindi alla figura del professionista folignate, durante il quale verranno presentati i contributi e le ricerche pubblicati nel manoscritto edito da Electa Mondadori. Come spiegato stamattina a palazzo Cattani nella conferenza stampa antipasto dell’evento, si tratta di un progetto culturale ed editoriale promosso dalla Pro Foligno e dalla Consulta delle associazioni culturali di Foligno, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e di Intesa Sanpaolo, e diversi patrocini, tra cui quello dell’Università di Perugia. Evento, per il quale arriveranno all’ombra del Torrino importanti relatori, che partirà alle 10 all’Auditorium San Domenico. Nel pomeriggio, alle 15, si passa poi a palazzo Trinci con tante altre voci di studiosi.
“Abbiamo subito aderito – ha detto il presidente della Fondazione Carifol, Umberto Nazzareno Tonti – perché è un’iniziativa importante ed allineata agli obiettivi della Fondazione, come quello di fissare nella memoria storica cittadina personaggi illustri quali l’architetto Antonelli”. “Un urbanista innamorato della sua terra”, ha aggiunto Tonti sottolineando come il convegno di sabato debba essere punto di partenza “per un percorso strutturato sotto il profilo dell’architettura a Foligno”.
Una tappa, non un punto di arrivo, insomma, per far conoscere, non solo a livello locale un professionista che ha lasciato opere significative nell’ambito dell’architettura della seconda metà del Novecento. Tanto è vero che Paolo Battaglini della Pro Foligno e della Consulta delle Associazioni culturali ha parlato di “progetto di ricerca il più possibile aperto a livello nazionale”. “Un evento significativo sulla produzione di Antonelli – ha proseguito Battaglini – che vuole essere un primo passo verso la valorizzazione nell’ambito dell’architettura di Foligno, città vivace sotto questo aspetto”.
Gli ha fatto eco Paolo Belardi dell’Università di Perugia, coordinatore insieme a Marzia Marandola dell’Università Iuav Venezia. “Tra gli obiettivi – ha evidenziato il professore – c’è lo ‘sdoganare’ la figura di Antonelli per riflettevi non più su scala locale ma come minimo nazionale. Per questo – ha spiegato – abbiamo organizzato dei gruppi di lavoro composti da giovani provenienti da atenei di tutt’Italia. E poi – ha concluso – abbiamo coinvolto una casa editrice di livello internazionale”.
“Il Gruppo Intesa Sanpaolo – ha detto Luca Malerba – ha raccolto l’invito a partecipare al progetto che punta alla valorizzazione del patrimonio che questa regione è capace di esprimere. Una valorizzazione che passa oggi dalla figura di Antonelli – ha continuato -, professionista poliedrico, sensibile e creativo, esempio di rigore ed attaccamento ai valori umani e sociali”.