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Lettera aperta di due ex sindaci a Zuccarini: “Sull’ospedale infangato il Comune”

Pubblicato il 21 Aprile 2022 17:47 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:06

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“Singolarità e sostanziale inesattezza”. Gli ex sindaci di Foligno, Maurizio Salari e Nando Mismetti, appellano così le dichiarazioni rese dall’attuale primo cittadino, Stefano Zuccarini, durante il consiglio comunale dello scorso 13 aprile. Quando cioè il numero uno di palazzo Orfini Podestà aveva sottolineato come “al momento della costruzione del nosocomio (il “San Giovanni Battista”, ndr), qualcuno ha realizzato una struttura non in regola con le direttive sismiche”. In una lettera aperta indirizzata proprio a Zuccarini, i due dicono di non potersi esimere dall’evidenziare appunto l’imprecisione di tali dichiarazioni. Le stesse che, a loro dire, “ingenerano in chi le ha ascoltate e lette una valutazione infamante e diffamatoria sul comportamento dell’amministrazione comunale di Foligno, di cui noi siamo stati sindaci o amministratori negli anni cui ci si è riferiti”.

Per Salari e Mismetti, affermare quello di cui sopra e puntualizzare che il “qualcuno” fosse un’amministrazione diversa da quella attuale “non solo ha l’effetto di infangare l’istituzione ‘amministrazione comunale’ oggi da te rappresentata – scrivono i due rivolgendosi a Zuccarini -, ma costituisce in ogni caso un esplicito addebito di aver violato la legge nei confronti degli amministratori in carica ‘al momento della costruzione del nosocomio’”. “Il ché – proseguono gli ex primi cittadini – non è consentito ad alcuno, né tanto meno all’attuale sindaco, proprio in ragione del dovuto rispetto all’istituzione, e che, in quanto amministratore di questa città, dovrebbe essere perfettamente a conoscenza dell’iter amministrativo che ha condotto ed ha consentito la costruzione dell’ospedale”.

Il tutto, ribadiscono Salari e Mismetti, con “affermazioni inesatte” su cui si sentono di fare chiarezza. “Diversamente da quanto da te lapidariamente dichiarato – si legge nella lettera – la ‘normativa in materia sismica’ all’epoca vigente è stata, e non poteva essere altrimenti, integralmente e puntualmente rispettata (L. n. 64/1974, DM 3/3/1975 e DM 24/11/1986). Non solo costruzione realizzata nel pieno rispetto della ‘normativa in materia sismica’, ma – aggiungono i due – portata a termine con tempistica di finanziamenti e di esecuzione dei lavori indubitabilmente eccezionale per le opere pubbliche in questo Paese, grazie alla lungimiranza di chi ha gestito l’intero intervento, in primis, l’allora ministro Rosy Bindi”. Salari e Mismetti si soffermano poi sui lavori che verranno realizzati all’ospedale folignate grazie alle risorse del Piano nazionale ripresa e resilienza: “Il programmato intervento da parte della Regione Umbria con i fondi del Pnrr – scrivono gli ex amministratori – consentirà, invece, di accrescere ulteriormente il grado di sicurezza sismica ma è correlato alle previsioni introdotte nella normativa nell’anno 2003 (quando i lavori di costruzione del ‘nuovo ospedale’ erano già conclusi) con il passaggio del territorio del Comune di Foligno da zona sismica 2 a zona sismica 1. Peraltro – proseguono – l’intervento consisterà nell’introdurre nelle strutture già realizzate gli ‘isolatori sismici’, utilizzando, cioè, quella tecnologia che questa città è stata tra le primissime in Italia a sperimentare quando è stato costruito, nei primi anni 2000, il nuovo centro di Protezione Civile”.

Infine, i “saluti” a Zuccarini: “Vorrai, cortesemente – concludono Salari e Mismetti – correggere le affermazioni da te effettuate, precisando quanto da noi evidenziato, cioè che ‘nel costruire il nosocomio di Foligno è stata realizzata una struttura perfettamente in regola con le direttive sismiche’”. 

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