16.7 C
Foligno
venerdì, Ottobre 24, 2025
HomeAttualitàSindacati in piazza contro l’ordinanza Tesei sulla scuola: “Non può essere capro...

Sindacati in piazza contro l’ordinanza Tesei sulla scuola: “Non può essere capro espiatorio”

Pubblicato il 22 Ottobre 2020 10:24 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:12

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Tari, a Foligno 1,7 milioni di euro non pagati 

Quasi 3.500 i cittadini che non hanno ancora versato il contributo relativo al 2024 e che si sono visti recapitare l’apposito avviso. Tra tributo Tefa, componente perequativa, interessi e sanzioni registrato un ammanco di quasi 2,3 milioni di euro

Bevagna, compleanno record: nonna Clementina festeggia 106 anni

Nata nel 1919, la signora Sabbati è la cittadina più longeva del borgo umbro. Le celebrazioni con tutta la famiglia, a cui si sono aggiunti gli auguri dell’intera comunità. “Esempio di forza e saggezza, grande esempio di umanità per i nipoti e i parenti”

“Affari tuoi”, Adriano da Foligno vince 25mila euro

Partita iniziata in salita per il concorrente umbro, che perde quasi subito tutti i pacchi più "pesanti", ma alla fine torna a casa accettando l'offerta del Dottore: nel suo pacco c'erano 30mila euro

La scuola non può essere il capro espiatorio delle mancanze istituzionali: ad affermarlo sono i sindacati scolastici umbri, Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil scuola-Rua, Snals-Confsal e Fgu-Gilda. “Le scuole – sottolineano le cinque sigle in una nota –, a partire da marzo e per tutto il periodo estivo, hanno costantemente lavorato per garantire la riapertura in sicurezza. Gli istituti scolastici – proseguono – rappresentano oggi un luogo in cui i percorsi di istruzione ed il processo educativo si svolgono nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza previsti dalle normative vigenti”. Correre ai ripari, seppur tardivamente, è ciò che chiedono le organizzazioni sindacali: considerando inefficace lo slittamento dell’apertura alle 9 per le scuole secondarie di primo grado, opportuna – anche se tardiva – la riduzione della capienza degli scuolabus al 60% e chiedendo, inoltre, sia una stretta vigilanza agli ingressi di entrata e uscita degli istituti che l’attivazione, da parte dei Comuni, di assistenza personale ai soggetti affetti da handicap nel momento in cui non possano recarsi a scuola. 

Intanto, per questo pomeriggio, giovedì 22 ottobre, è stato indetto alle 17, un presidio in piazza Italia a Perugia. Promossa da Priorità alla scuola e Rete degli Studenti Medi di Perugia, con l’adesione di Flc-Cgil dell’Umbria, la protesta verte sulla delibera restrittiva emanata dalla Regione successivamente al nuovo Dpcm dello scorso 18 ottobre. Secondo i sindacati, gli interventi proposti nel decreto, come la didattica integrata digitale e la flessibilità oraria, venivano già attuati autonomamente da ciascun istituto, sottolineando altresì l’importanza della presenza di una comunità nel percorso educativo degli studenti. “É solo nel processo didattico ed educativo in presenza – concludono i sindacati – che si realizza il pieno diritto allo studio, come previsto dalla Costituzione”. Infine, riguardo alle procedure di individuazione di soggetti positivi al Covid-19, auspicato un confronto con l’assessore alla sanità, tale da snellire e velocizzare l’iter.

Articoli correlati