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Umbria, donazioni di sangue sotto la soglia minima: in calo anche Foligno

Pubblicato il 28 Agosto 2020 11:25 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:24

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In Umbria è emergenza sangue. Lo scorso 16 agosto infatti, per la prima volta in questo 2020, le scorte regionali sono scese al di sotto della soglia minima. A lanciare l’allarme Avis Umbria, che ha rivolto un appello accorato a tutti i soci affinché la macchina della donazione torni a pieno regime nel più breve tempo possibile, contribuendo così a garantire ai malati una efficace assistenza. Una situazione, quella evidenziata dalla sezione regionale dell’Avis, che rispecchia purtroppo l’andamento degli ultimi anni. “Un’evidente diminuzione delle donazioni, in questi ultimi anni – spiegano infatti da Avis Umbria -, si è rilevata in tutte le aree della regione, con particolare evidenza nella provincia di Terni, nell’Alta Valle Tiberina, nello Spoletino, nell’Assisano, nella Media Valle del Tevere e nel Perugino”. 

Tra alti e bassi, invece, il Folignate, dove si sono alternati momenti di crescita e calo. Ed oggi a risentire di questa crisi di donazioni è anche la città della Quintana. I numeri al 31 luglio scorso parlano, infatti, di un calo del 10,06 per cento. In sette mesi, dall’inizio cioè del 2020, ci sono state 235 donazioni in meno. Rispetto alle 2.337 del 2019, infatti, se ne contano 2102. La contrazione ha interessato, in modo particolare, le donazioni di sangue intero: 2.109 lo scorso anno, 1.839 nel 2020. Di fatto, 270 in meno. Lieve crescita, invece, per le plasmaferesi: passate dalle 228 del 2019 alle attuali 263, ossia 35 in più.

Ma a preoccupare il presidente della sezione folignate dell’Avis, Emanuele Frasconi, non è solo il calo delle donazioni. “Quest’anno – ha spiegato alla redazione di rgunotizie.it – stiamo registrando anche una contrazione dei soci”. Se da gennaio a luglio 2019, infatti, i nuovi iscritti erano stati 139, nello stesso periodo del 2020 i nuovi donatori sono stati solo 92. Numeri alla mano, quindi, 42 soci in meno.

Necessario, quindi, un cambio di rotta. Anche perché la situazione che si prospetta non è delle migliori. “Mentre tra i mesi di marzo e maggio, a causa del Covid, venivano effettuati solo gli interventi d’emergenza – ha dichiarato Frasconi -, ora l’attività operatoria all’interno degli ospedali sta riprendendo a pieno regime e c’è quindi una maggiore richiesta di sangue. Richiesta che, se non soddisfatta – ha sottolineato -, ci porterà ad andare in grande sofferenza”. Da, qui, dunque l’appello a tutti i folignati a donare. “Chi può – ha infatti detto Emanuele Frasconi – vada a donare”.

Per farlo è necessaria, però, la prenotazione che potrà essere effettuata chiamando i numeri 0742350630 oppure 3357908239.

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