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C’è l’accordo, spostamenti tra regioni dal 3 giugno. In Umbria estetisti aperti da lunedì

Pubblicato il 16 Maggio 2020 11:40 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:45

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Ok anche alla riapertura dei centri estetici a partire dal 18 maggio. Lo ha annunciato nella serata di venerdì la presidente dell’Umbria, Donatella Tesei. Diversamente da quanto emerso in un primo momento, dunque, anche le estetiste torneranno in attività il prossimo lunedì. Il Governo, infatti, ha recepito il documento presentato dalla Conferenza delle Regioni e condiviso da tutti i governatori. “Documento – aveva spiegato Donatella Tesei nella stessa serata di venerdì – che rappresenta la sintesi dei vari protocolli regionali, che supera le precedenti indicazioni Inail e che consente di tutelare la sicurezza di lavoratori e clienti e al contempo di andare incontro alle esigenze economiche delle imprese”. 

Ne è seguito il decreto-legge, approvato dal Consiglio dei ministri su proposta del premier Giuseppe Conte e del ministro alla salute, Roberto Speranza, che introduce ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica. Decreto che delineerà il quadro normativo nazionale all’interno del quale, fino al 31 luglio prossimo, con appositi decreti od ordinanze, statali, regionali o comunali, potranno essere disciplinati gli spostamenti delle persone fisiche e le modalità di svolgimento delle attività economiche, produttive e sociali. 

Sul fronte spostamenti, a partire dal 18 maggio saranno consentiti all’interno della stessa regione senza alcuna limitazione. Viene fatta salva la possibilità per lo Stato o le Regioni di adottare o prorogare eventuali misure restrittive su zone interessate da un aggravamento della situazione epidemiologica. Vietati, invece, fino al 2 giugno gli spostamenti tra regioni e da e per l’estero, fatta eccezione per esigenze lavorative, assoluta urgenza o motivi di salute. Resta, inoltre, consentito il rientro nel proprio domicilio, abitazione e residenza. Sarà possibile tornare a spostarsi da una regione all’altra o andare e tornare da Paesi esteri dal 3 giugno, anche se potranno subentrare limitazioni legate al rischio epidemiologico effettivamente presente in determinate aree. Sul fronte estero toccherà tener conto anche dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e degli obblighi internazionali. Saranno comunque consentiti gli spostamenti tra la Città del Vaticano o la Repubblica di San Marino e le regioni confinanti. 

Resta sempre valido il divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte alla misura della quarantena, fino all’accertamento della guarigione o al ricovero in una struttura sanitaria o altra struttura allo scopo destinata. Così come permane l’isolamento preventivo per chi è stato a contatto con soggetti positivi e gli assembramenti in luoghi pubblici o privati. Ribadita anche la ripresa delle funzioni religiose. 

Passando al capitolo relativo alla ripresa delle attività economiche, dovrà svolgersi nel rispetto di protocolli o linee guida volti alla riduzione del rischio di contagio,  adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome. E proprio su questo fronte la presidente Tesei ha annunciato l’emanazione di un’ordinanza ad hoc per la ripresa di tutto il commercio al dettaglio, dei servizi alla persona (barbieri, parrucchieri, estetiste), delle attività di ristorazione e bar, delle agenzie di viaggio, tour operator oltre alla possibilità di svolgere attività sportive all’aperto anche nei circoli”. 

Tornando al decreto, le regioni dovranno monitorare con cadenza giornaliera l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e comunicarlo al Ministero della salute, all’Istituto superiore di sanità e al Comitato tecnico-scientifico. Alle Regioni la possibilità di introdurre misure derogatorie, ampliative o restrittive, rispetto a quelle disposte a livello statale. Il mancato rispetto dei protocollo e delle linee guida comporterà la sospensione dell’attività economica o produttiva fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. Previste, inoltre, sanzioni amministrative fino a 3mila euro e la chiusura dell’esercizio o dell’attività fino a 30 giorni.

ECCO IL LINK AL TESTO COMPLETO DEL DOCUMENTO PRESENTATO DALLA CONFERENZA DELLE REGIONI

http://www.regioni.it/cms/file/Image/Emergenza%20COVID-19%20Fase%202%20-%20TESTO%20FINALE%20CONDIVISO.pdf

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