16.9 C
Foligno
domenica, Maggio 4, 2025
HomeEconomiaEvasione fiscale, l'Umbria è la regione meno a rischio d'Italia

Evasione fiscale, l’Umbria è la regione meno a rischio d’Italia

Pubblicato il 11 Agosto 2014 10:40 - Modificato il 6 Settembre 2023 02:45

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

L’arte contro la violenza di genere: Fidapa dona quattro opere al Commissariato di Foligno

Realizzati dalle socie e artiste Irene Balduani, Donatella Marraoni e Laura Vedovati, i quadri saranno esposti nella stanza per le audizioni protette lanciando un messaggio forte e universale

Manovra fiscale, il Pd incalza la maggioranza: “Scivoloni di una democrazia svuotata”

Dopo il consiglio comunale aperto del 30 aprile scorso non si è fatta attendere la risposta dei “dem”: denunciata l’assenza di confronto sul bilancio comunale e l’aumento della Tari e chiesto un uso della sala comunale più orientato al dialogo sui problemi della città

Due folignati insigniti della Stella al merito del lavoro

Natascia Massini e Roberto Velotti sono stati tra i 14 umbri che si sono distinti per meriti eccezionali nel corso della loro carriera. Il prefetto Zito: “Rappresentano una straordinaria testimonianza di eccellenza, di abnegazione e di dedizione silenziosa al proprio dovere”

L’Umbria è la regione a minor rischio evasione fiscale. A renderlo noto è un’elaborazione del quotidiano economico “Il Sole 24 Ore” in edicola questa mattina. Nella ricerca i consumi delle famiglie pubblicate dall’Istat vengono messi a confronto con il reddito dichiarato secondo le statistiche fiscali. Ed è così che nella regione verde d’Italia nel 2012 il divario tra le due voci è del 12,5%, ovvero il migliore di tutta la Penisola, con una variazione del -3,3% dal 2007 a due anni fa. Nel dettaglio, i consumi in Umbria nel 2012 si attestavano sui 14.984 euro, mentre il reddito dichiarato era di 13.321 euro. A seguire, dopo l’Umbria, la Lombardia ed il Friuli. Maglia nera per Valle d’Aosta, Sicilia e Calabria, anche se in queste ultime due il divario negli ultimi anni è comunque calato. Stando sempre ai dati pubblicati dal giornale diretto da Roberto Napoletano, dal 2007 al 2012 il divario tra redditi e consumi delle famiglie si è allargato nelle zone più ricche del Paese. “La differenza tra consumi e redditi – scrive il quotidiano – è un indicatore importante del rischio di evasione, perché fa capire quanto il tenore di vita risulta incoerente rispetto all’imponibile dichiarato”.

Articoli correlati