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Gara per i servizi sociosanitari, i sindacati: “Serve incontro urgente con l’Usl2”

Pubblicato il 11 Agosto 2023 14:49

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Non si placa il dibattito sulla gara d’appalto per i servizi sociosanitari indetta dall’Usl Umbria 2. A pochi giorni dalle puntualizzazioni dei vertici dell’azienda sanitaria locale, infatti, a riaprire la questione sono i sindacati. Per Fp Cgil, Fisascat Cisl e Uil Fpl “permangono forti criticità”. “Chi lavora in un settore così delicato, a contatto con persone disabili – dichiarano -, dovrebbe essere in grado di trasmettere serenità all’utenza, cosa impossibile se le condizioni in cui si è costretti a lavorare sono di precarietà e indeterminatezza”.

Per le tre sigle sindacali “manca un piano di riassorbimento del personale, come indicato invece nelle linee guida di Anac. La procedura di gara – proseguono – non riconosce alcun valore nell’attribuzione del punteggio dell’offerta tecnica alla professionalità e all’esperienza del personale già impiegato nei servizi”. Interessati dalla vicenda, così come viene sottolineato nella nota sindacale, “centinaia di lavoratrici e lavoratori che – sottolineano – con molti sacrifici negli ultimi due decenni hanno seguito percorsi di aggiornamento per assicurare un’assistenza qualificata ai cittadini umbri”.

Passando, invece, alla durata dell’affidamento, per Cgil, Cisl e Uil, sei mesi sono “un tempo assolutamente insufficiente per assicurare stabilità al servizio e anche al lavoro di operatrici e operatori, che si troverebbero in una condizione di continua precarietà, non sapendo cosa accadrà alla fine di ogni appalto”. Insomma, ribadito il fatto che si tratti di un bando che “così com’è stato strutturato non va bene”.

Ecco perché dai sindacati arriva la richiesta di un incontro urgente con l’Usl Umbria 2 per ribadire la preoccupazione sul futuro del servizio, ma anche la modifica del capitolato, “in particolare – concludono – in merito alla durata dell’appalto e per quanto riguarda il piano di riassorbimento del personale”.

E ad esprimere perplessità sono state in queste ore anche Legacoopsociali e l’Associazione generale cooperative sociali dell’Umbria. “Bene l’apertura di un dibattito pubblico sul tema” spiegano, non nascondendo dubbi e perplessità sulla gara. Anche in questo caso le criticità riscontrate interessano la durata dell’affidamento “di soli 6 mesi prorogabili sino a 18”; la divisione in tre lotti, due per l’Umbria Nord (Foligno, Spoleto e Valnerina) e uno per l’Umbria Sud (Terni, Narni e Orvieto); e le diverse modalità di fatturazione dei servizi tra le due aree. Questioni rispetto alle quali chiedono di conoscere il perché delle scelte adottate dall’Usl2. “In modo trasparente e con spirito collaborativo, nell’interesse delle imprese sociali, dei lavoratori e dei cittadini più deboli – hanno quindi concluso – continueremo a seguire la procedura di gara con l’unico fine di assicurare la qualità dei servizi di welfare.

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