27.7 C
Foligno
sabato, Agosto 2, 2025
HomeCulturaCannara, la scuola “Taddei” punta sulla “propedeutica musicale”

Cannara, la scuola “Taddei” punta sulla “propedeutica musicale”

Pubblicato il 27 Febbraio 2015 13:49 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:49

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Quintana di Ascoli, è caccia al “cannibale”

Domenica 3 agosto l’appuntamento con la Giostra dedicata al patrono Sant’Emidio: è la numero cento. A contendere il palio ad Innocenzi ci saranno Melosso, Rauco, Zannori, Finestra e Dimarti

A Nocera è tempo di Palio del garzoncello: domenica la sfida tra i più piccoli

Borgo San Martino e Porta Santa Croce pronti a schierare 50 bambini, tra i 6 e gli 11 anni, che si affronteranno nelle gare della staffetta e della portantina. Lunedì, poi, il via ufficiale all'edizione 2025 del Palio dei Quartieri

Giubileo dei giovani, in cento da Foligno a Roma per incontrare il Papa

A partire alla volta della Capitale anche un gruppo di 42 ragazzi dell’Unità pastorale Giovanni Paolo II che ha deciso di intraprendere il viaggio a piedi. Il ritrovo a Tar Vergata per la veglia e la santa messa insieme al Papa

Nuovo passo in avanti per la scuola di musica “Michele Taddei” di Cannara. Il maestro Francesco Verzieri e l’insegnante di pianoforte, Barbara Aisa, si sono voluti confrontare con quella fase che precede l’insegnamento pratico e teorico, cioè la fase che porta i bambini ad innamorarsi della musica, ovvero quella cosiddetta “propedeutica “. La scuola di musica cannarese si è, quindi, proposta come luogo di insegnamento di questa disciplina agli insegnanti e non solo. A tenere il corso, che si è svolto lo scorso mese di gennaio in due giornate, è stata la docente Laura Fermanelli, di Tolentino. “Musica in tutti i sensi!”, questo il nome del corso, racchiude la filosofia di questo progetto: rendere i bambini consapevoli di essere parte di un mondo di cui non ne conoscevano l’esistenza. Quel mondo che li accompagna sin da quando si trovano nell’utero materno (simulato in un esercizio), nel quale si percepiscono vibrazioni, suoni, pulsazioni. In una parola, musica. Si tratta di un percorso in cui non c’è uno strumento che possa definirsi tale, non ci sono valori da rispettare. Si fa musica con qualsiasi cosa: bicchieri, palloncini di plastica, altri materiali di consumo o usando solamente il proprio corpo. La propedeutica musicale, quindi, potrebbe essere una chiave per far migliorare le capacità cognitive, relazionali e motorie degli allievi. L’obiettivo a cui Laura Fermanelli punta, dunque, non è quello di creare un mondo di musicisti professionisti, bensì di sviluppare la consapevolezza dell’esistenza di “un mondo capace di far sbiadire le cose negative creandone uno a colori, che parla e che vuole essere ascoltato. Un’esperienza musicale – ha spiegato la stessa docente – che in ogni modo li avrà arricchiti e migliorati”.

Articoli correlati