Cosa c’è di più “tasso” di un “tasso di Foligno”? Sicuramente un “tasso di Foligno” che raggiunge Civitanova Marche per la più classica delle mangiate di pesce sulle coste dell’Adriatico. E’ stato proprio questo il leitmotive del premio “Tasso 2018”, riconoscimento che da oramai sette anni viene organizzato da alcuni folignati legati alla figura di Eugenio Ferranti, meglio conosciuto come “lu Tassu de Budino”. Uno storico personaggio della città, al quale i suoi concittadini oggi sono tornati ad ispirarsi sfoggiando un’ostentata “eleganza” che sfiora la cafonaggine (ma di classe!). Dopo le edizioni andate in scena a Foligno, per il premio 2018 i “tassi” hanno voluto esagerare. Partenza alle 10.30 dalla stazione ferroviaria di Foligno direzione mar Adriatico con un autobus gran turismo da cinquanta posti. A Civitanova Marche, patria del folignate che non rinuncia alla “magnata de pesce” nei giorni di festa, la delegazione proveniente dalla città della Quintana ha raggiunto un simbolo della folignalità in trasferta: il ristorante “Gabbiano”. Dopo un lauto pasto, si è passati alle votazioni e all’elezione del premio più kitsch del mondo. I tassi hanno espresso le loro preferenze nel viaggio di ritorno in autobus, mentre lo scrutinio si è svolto in terra folignate, più precisamente alla “Lumaca ubriaca”. Il premio “Tasso alla carriera” è andato ad Andrea Bompadre detto “Lu Bonf”. Il “Tasso del giorno” è stato vinto invece da “Lu Cinese”, ovvero Fabio Cappuccio. Nella categoria “Tasso young” il riconoscimento è andato a Michele Cirocchi soprannominato “Veleno”. Alla fine è arrivato anche l’ambitissimo premio “Tasso dell’anno”, incredibilmente vinto per il quarto anno di fila da Jonathan Spaziani in arte “JS”. A contribuire al suo successo anche l’ultimo tocco finale da “vero tasso”, ovvero un pasto interamente a base di carne in un ristorante dove la specialità è ovviamente il pesce. Impossibile togliere lo scettro a Spaziani, oramai più di un semplice erede del “Tasso de Budino” con i suoi cinque trofei ottenuti in quattro anni, ovvero un “Tasso alla carriera” e quattro volte “Tasso dell’anno”.