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Foligno, Mismetti replica alla Fiab: “No all’ampliamento dell’ordinanza antismog”

Pubblicato il 7 Dicembre 2018 14:06

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Nando Mismetti dice no all’ampliamento dell’ordinanza antismog a Foligno proposto dalla sezione cittadina della Federazione italiana amici della bicicletta. Una richiesta che il presidente Pietro Stella aveva avanzato a seguito degli ultimi sforamenti dei livelli di Pm10 fatti registrare dalla centralina di Porta Romana.

Per il primo cittadino folignate, però, non è questa la strada da seguire, come spiegato ai microfoni di Radio Gente Umbra. “Non credo che incrementare i giorni di attivazione dell’ordinanza antismog sia utile – commenta -. Bisogna piuttosto continuare a fare scelte politiche che portino a cambiare gli stili di vita dei cittadini. Uno di questi – prosegue il sindaco di Foligno – è l’importante investimento che si sta facendo sulla rete ciclabile. Quando termineranno i lavori – sottolinea – la città avrà più di dieci chilometri di piste collegate e questa potrebbe essere una spinta per tanti cittadini per arrivare in centro o raggiungere le scuole in bicicletta. Chi vive nella prima periferia, potrà così spostarsi comodamente in bici lungo percorsi protetti”.

Per il sindaco, comunque, va però anche incentivato un uso più attento dei riscaldamenti e soprattutto dei camini. “Dobbiamo spingere e caldeggiare di più – dichiara – questo tipo di azioni”. Mismetti commenta, poi, come la situazione non sia così negativa. “I dati – spiega – dicono che abbiamo di gran lunga migliorato la situazione, dal momento che gli sforamenti si registrano solo in quei particolari giorni in cui si ha un ristagno dell’aria. Siamo stati tra i primi Comuni d’Italia ad adeguarci alle norme, anche perché – ha concluso – credo che adottare provvedimenti che tutelino la salute dei cittadini sia un obbligo più che una scelta opzionale”.

Il sindaco comunque non chiude la porta alle proposte della città e delle associazioni. “Valuteremo come sempre tutte le richieste, ma non sono convinto che la strada giusta sia incrementare la durata dell’ordinanza antismog. Capisco che lavorare su strategie alternative sia più complesso e richieda una maggiore convinzione dei cittadini, ma le scorciatoie per affrontare questo tipo di problemi non servono”.

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