10.6 C
Foligno
martedì, Ottobre 14, 2025
HomeEconomiaSaldi, a Foligno vendite in calo del 10%. Nel 2023 chiusi 46...

Saldi, a Foligno vendite in calo del 10%. Nel 2023 chiusi 46 negozi

Per recuperare qualcosa sugli incassi i commercianti ripartono dallo “Sbaracco”. Amoni (Confcommercio): “Date sbagliate e sempre meno potere d’acquisto per le famiglie. Occorre invertire la rotta e pensare a contributi a sostegno dei negozianti”

Pubblicato il 23 Febbraio 2024 15:05 - Modificato il 24 Febbraio 2024 13:42

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Ex cinema Vittoria, gestione diretta del Comune

Lo spazio che per anni ha ospitato l'esperienza dello Zut! diventerà un contenitore come tanti altri già presenti in città. Il sindaco: “Sarà finalmente di tutti e per tutti"

Foligno, boom di visitatori a palazzo Morotti

La residenza storica, situata nel centro storico cittadino, è stata aperta per la prima volta al pubblico in occasione delle giornate Fai d’autunno. A guidare i turisti alla scoperta dell’edificio gli aspiranti ciceroni dell’Istituto tecnico economico aeronautico “Scarpellini”

A Foligno tre appuntamenti dedicati alla musica del Novecento

Una trilogia di iniziative che si inserisce nel programma degli Amici della Musica con il primo appuntamento previsto per il 19 ottobre all’oratorio del Crocifisso. Attesi in città la violista Anna Serova e il pianista Adamo Angeletti

È stata una stagione deludente quella dei saldi invernali a Foligno. Dove, secondo le stime del presidente territoriale di Confcommercio, Aldo Amoni, si è registrato “un calo del 10% nelle vendite rispetto allo stesso periodo del 2023”.

E se da un lato il numero uno dell’associazione dei commercianti torna a puntare il dito contro le date, dall’altro sottolinea anche salari troppo bassi per consentire alle persone di fare shopping. “I saldi – ha dichiarato Aldo Amoni – non sono andati come dovevano andare, ma è da tempo che la situazione ormai è questa. Al di là del periodo, perché iniziano troppo presto, nonostante la nostra richiesta rimasta inascoltata di posticiparli, il problema principale è che le famiglie hanno sempre meno potere d’acquisto. Questo – prosegue il presidente dell’associazione commercianti – è un tema che riguarda tutto il territorio nazionale ma che in Umbria è ancora più sentito. Gli stipendi – sottolinea – sono stabili da 20 anni e le persone non hanno soldi per fare acquisti, neppure durante i saldi. Se non si fa qualcosa, andremo sempre peggio”. A testimoniarlo anche i numeri registrati a Foligno da Confcommercio. “Nel 2023 – ha dichiarato a questo proposito Aldo Amoni – sono state ben 46 le attività del centro storico che hanno chiuso: un’immensità”.

Per il presidente di Confcommercio andrebbero anche ripensati i centri storici. “Su questo fronte – ha detto – siamo già al lavoro come associazione”. Ma gli interventi proposti da Aldo Amoni sono anche di più ampio respiro. “Non sono solo gli agricoltori a subire le conseguenze dei cambiamenti climatici – ha dichiarato -, ma anche i negozianti risentono nelle vendite di stagioni che non sono più quelle di un tempo. Ecco perché bisognerebbe pensare a dei sostegni economici anche per i commercianti”.

Intanto, per far fronte ad una stagione dei saldi complessa, i negozianti del centro storico di Foligno e delle aree circostanti hanno deciso di riproporre lo “Sbaracco”, all’insegna dello slogan “Passeggia e acquista”, nel tentativo di dare nuovo slancio all’economia locale. Da venerdì 23 a domenica 25 febbraio, dunque, una trentina di esercizi commerciali che hanno aderito all’iniziativa proporranno sconti fino al 50%.

“Dopo un periodo di difficoltà – ha sottolineato Amoni – è fondamentale sostenere i nostri commercianti locali. Invitiamo tutti i cittadini a partecipare attivamente a questo evento, perché sostenere il commercio di prossimità – ha aggiunto – significa preservare la diversità e la vitalità dei nostri quartieri, promuovendo un senso di appartenenza e coesione tra i cittadini. In un’epoca in cui la globalizzazione tende a omogeneizzare gli ambienti urbani – conclude Amoni – il commercio locale rappresenta un baluardo contro l’omologazione culturale e un’opportunità per riscoprire e valorizzare le peculiarità che rendono unica una realtà dinamica come quella folignate”.

Articoli correlati