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A Foligno è nato il Parco urbano diffuso

Sei le zone verdi del territorio folignate riqualificate grazie alla piantumazione di nuove alberature, al rinnovamento dei passaggi pedonali e ciclabili e all’installazione di arredi urbani di qualità. Finanziato attraverso il Psr, ha visto l’impiego di quasi 2 milioni di euro

Pubblicato il 29 Marzo 2024 16:23 - Modificato il 30 Marzo 2024 12:58

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Un intervento da quasi 2 milioni di euro (1.889.078 euro). È quello che ha portato alla realizzazione, a Foligno, del “Parco Urbano Diffuso – connessioni tra città dell’acqua e della montagna”, presentato dall’amministrazione comunale nella mattinata di venerdì 29 marzo alla torre dei Cinque Cantoni. Il progetto ha visto la riqualificazione di sei spazi urbani e aree rurali già esistenti nel comune di Foligno, attraverso la piantumazione di nuove alberature, la sistemazione di percorsi pedonali, l’installazione di arredo urbano, giochi per bambini e aree fitness. Il progetto è stato realizzato grazie ai fondi erogati dall’Unione Europea con il Psr (Programma di sviluppo rurale) 2014-2020 per l’Umbria, fondi gestiti poi dallo Stato e in ultima fase dalla regione. Si tratta, in particolare, degli Orti Jacobilli, del Parco Hoffmann con il bosco urbano e l’arena, del Parco Flaminio con l’area archeologica e quella sportiva e dell’area di sosta di Sassovivo, sottostante la cripta del Beato Alano.

L’inaugurazione del Parco urbano diffuso

Ad illustrare le aree di intervento del progetto è stato l’assessore del comune di Foligno, Michela Giuliani, affiancata dai colleghi Riccardo Meloni, vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Marco Cesaro per l’Urbanistica, la dirigente dell’Area Governo del territorio, Anna Conti, e l’assessore regionale alle Infrastrutture, Enrico Melasecche. 

Gli Orti Jacobilli

Entrando nel dettaglio degli interventi, per quanto riguarda gli Orti Jacobilli si è proceduto con una riqualificazione dell’area in un’ottica di parco culturale grazie alla realizzazione di un orto fenologico e di un prato fiorito, pensati anche per lo studio della botanica da parte delle scuole, nei quali sono state impiantate specie vegetali perenni con lo scopo di registrarne le fasi di sviluppo e studiare gli effetti del clima sulla loro crescita. L’orto è stato arricchito da forniture di arredo urbano e nuove sedute artistiche a forma di stella (rimandanti all’osservatorio astronomico ubicato nella Torre dei Cantoni che si trova proprio all’interno degli orti), mantenendo sempre l’originaria divisione in appezzamenti grazie anche al recupero dei vialetti interni.

Il Parco Hoffman

Passando al Parco Hoffman, l’area è stata trasformata in un bosco urbano attraverso la piantumazione di alberi di latifoglie e da frutto e la seminazione di ampie zone a prateria con ben 30 specie di fiori diversi. Sono stati, inoltre, realizzati vialetti per la circolazione pedonale e ciclabile, un impianto di illuminazione pubblica ad energia solare, la disposizione di nuove sedute, il posizionamento di cestini per rifiuti differenziati, fontanelle e abbeveratoi per i cani.

Il Parco Hoffman

Sempre all’interno del Parco Hoffman, si è intervenuti nella zona dell’arena:  uno spazio progettato con un obiettivo di inclusività sia nei confronti dei più piccoli che degli over 65, ma anche delle persone con difficoltà e disabilità motorie. Le attrezzature installate offrono, in base alle esigenze e capacità di ognuno, benessere, divertimento e possibilità di allenamento. Anche qui sono stati piantati alberi di latifoglie e ampie zone a prateria, si è proceduto poi all’abbattimento dell’impatto acustico dell’arena dedicata al pubblico spettacolo.

L’area archeologica del Parco Flaminio

Quarta area interessata dagli interventi quella archeologica che parco Flaminio. In questo caso la fruizione del parco è stata incentivata grazie alla realizzazione di un sistema di vialetti interni in terra solida e di una pista ciclabile adiacente la zona verde, l’installazione di pannelli didattico-illustrativi e la piantumazione degli alberi. La riqualificazione è stata portata avanti sotto la supervisione della Soprintendenza, tenendo conto della prestigiosità del luogo.

L’area sportiva del Parco Flaminio

Dall’area archeologica a quella sportiva del Parco Flaminio, si è intervenuti per dotare la città di un luogo in cui i cittadini possano ritrovarsi e fare sport grazie alla riqualificazione degli spazi verdi limitrofi adiacenti agli impianti sportivi già esistenti, all’inserimento di percorsi ciclo-pedonali e nuove aree di sosta con piante ombreggianti.

L’area di sosta panoramica dell’Abbazia di Sassovivo

In chiusura l’area di sosta panoharima dell’Abbazia di Sassovivo, riqualificata grazie alla piantumazione di alberi di latifoglie e l’installazione di arredo urbano di qualità. 

“È stato un progetto complesso e impegnativo – ha commentato Michela Giuliani – che ha visto all’opera gli uffici dell’Area Governo del territorio, portato avanti in stretta collaborazione con gli uffici regionali e la Giunta Tesei”. Presente, come detto, anche l’assessore Melasecche che ha definito il Parco urbano diffuso come “una vera e propria riforestazione urbana realizzata con interesse, sensibilità e attenzione, anche con un valore didattico per le scuole”.

L’evento di presentazione si è concluso nella zona verde degli Orti Jacobilli con il taglio del nastro. Ad ospitare l’evento la sede del Cai di Foligno, situata all’interno della Torre dei Cinque Cantoni. Essendo Foligno un “comune amico delle api” in questi luoghi è avvenuta la piantumazione di fiori e piante spontanee che possano attirare api, lepidotteri ed altri insetti impollinatori, importantissimi per il nostro ecosistema.

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