25.2 C
Foligno
martedì, Giugno 17, 2025
HomeEconomiaEx Merloni, slitta la sentenza della Cassazione

Ex Merloni, slitta la sentenza della Cassazione

Pubblicato il 26 Maggio 2015 17:09 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:03

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Raccolta dei rifiuti e Tari, incontro pubblico su problemi e opportunità

Al via un ciclo di appuntamenti promossi in diverse zone della città da Patto x Foligno e Foligno 2030 con l’obiettivo di informare, coinvolgere e andare alla ricerca di soluzioni. Si parte venerdì 20 giugno: tra i relatori anche Sandro Spaccasassi e Maurizio Zara

A Foligno militari in campo per la raccolta di sangue

Donazione collettiva per 25 membri dell’esercito e dell’aeronautica militare. Tra loro anche il generale Brafa Musicoro alla guida del Csrne

A Foligno inaugurata la nuova sede del Coworking

Presenti all’evento di apertura oltre 200 persone che hanno affollato i locali di via Oberdan dello spazio di lavoro condiviso della città. Salvucci: “Resistere e ripartire sono le priorità che ci siamo dati”

Tutto fermo per l’ex Antonio Merloni. Era in programma per il 26 maggio la sentenza della Corte di Cassazione sul ricorso delle banche, che avevano richiesto l’annullamento della vendita degli stabilimenti all’imprenditore Giovanni Porcarelli. Ma di fatto è stato tutto rimandato ad una data ancora non ben precisata – forse a settembre o ad ottobre -, perché alcuni membri della commissione giudicatrice sarebbero stati impegnati in altre mansioni. Situazione di stallo anche sull’accordo tra la proprietà e gli istituti di credito. Porcarelli – tra l’altro – avrebbe richiesto l’erogazione di circa 20 milioni di euro per il rilancio dell’attività. Ma su questo fronte ancora tutto tace. “Il mio giudizio su questa situazione – afferma Luciano Recchioni della Fiom Cgil – è decisamente negativo. Ad ogni incontro si parlava di questo accordo, su cui si diceva che mancava solo l’accettazione da parte della proprietà e la firma – sottolinea – , ma purtroppo oggi ci accorgiamo che questo non c’è. Credo che non si possa continuare così, c’è la necessità di fare realmente qualcosa. E se c’è una richiesta da parte dell’imprenditore, bisogna dire se ci si crede o meno. Se lui fa una richiesta di 20 milioni di euro è evidente che lo fa per portare un lavoro che sia da una parte dignitoso e dall’altra credibile e duraturo. Alla fine del 2015 – conclude – manca poco e c’è necessità di dare una risposta che tarda ad arrivare”. Intanto tra venerdì e lunedì sono stati pagati gli arretrati della cassa integrazione di gennaio, febbraio e marzo. E l’Inps, allo stato attuale, ha anche disposto il pagamento per mese di aprile, che dovrebbe arrivare entro la prossima settimana. Il problema però rimane perché, in definitiva, la cassa integrazione della J&P Industries scadrà a fine anno. Ma non solo. Rimane anche la paura che possa decadere prima.

Articoli correlati