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Croce Bianca, attese le nuove convenzioni con l’Usl. Stella: “Costi aumentati, vanno adeguate”

Gli accordi per i servizi di taxi sanitari e 118 sono scaduti nel 2023: da allora si va avanti a proroghe. L’auspicio è che per fine anno si arrivi ad una riforma del provvedimento che fornisca un rimborso adeguato agli operatori

Pubblicato il 22 Agosto 2025 18:32 - Modificato il 23 Agosto 2025 13:17

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“Le convenzioni che abbiamo con l’Usl sono in proroga da anni”. A parlare è il presidente della Croce Bianca di Foligno Salvatore Stella che, alla nostra redazione, ha spiegato come l’attività dell’associazione di volontariato sia consolidata sul territorio grazie agli accordi in essere con l’Usl Umbria 2, che permettono a volontari e dipendenti di svolgere importanti servizi per i cittadini del territorio folignate e non solo.

“Oltre ai servizi che svolgiamo con i privati, che si rivolgono a noi per trasporti non autorizzati dall’Usl – sottolinea Stella –, le altre prestazioni, che ammontano a circa 22mila l’anno, sono in convenzione con l’azienda sanitaria locale. Parliamo di servizi come quello dei taxi sanitari, il trasporto di dializzati e il 118 che riguardano il territorio folignate nella zona dell’ospedale e delle frazioni di Casenove e Colfiorito, i comuni di Gualdo Cattaneo e Nocera Umbra. In totale ogni anno – prosegue – percorriamo circa 650mila chilometri tramite convenzioni con l’Usl. Convenzioni in proroga e per le quali mi auguro che entro dicembre ci sia un rinnovo”.

In particolare, come ha spiegato sempre il presidente dell’associazione di volontariato, la convenzione in essere per i servizi di taxi sanitari e 118 è scaduta nel 2023 ed è attualmente in proroga. È stato, invece, rinnovato l’accordo relativo alle prestazioni a servizio dei dializzati “che stiamo svolgendo attraverso la formazione di un raggruppamento temporaneo di impresa per 18 mesi prorogabili. Mentre aspettiamo dicembre – spiega – perché possano essere rinnovate le convenzioni per gli altri due servizi, dato che non sono più adeguate al costo reale delle associazioni”.

Sembrerebbe infatti che il rimborso, erogato dall’azienda sanitaria all’associazione di volontariato in base alle convenzioni, non sia più sufficiente a coprire le spese sostenute dalla Croce Bianca. “I costi – interviene Salvatore Stella – sono aumentati, soprattutto dopo la pandemia, e quindi vanno riconosciuti. È importante trovare una forma che ci consenta di continuare l’attività in tutta tranquillità”. “Ci è stato promesso – aggiunge poi – che entro settembre verrà organizzato un tavolo per il rinnovo della convenzione. Da tempo stiamo lamentando le proroghe alle stesse condizioni, nella speranza che il nuovo direttore generale riesca ad attuare nuovi accordi che ci consentano, non di guadagnare, ma almeno di far pareggiare i conti”.

La Croce Bianca è un’associazione attiva a Foligno dal 1906, che negli anni ha portato avanti la sua attività grazie ai volontari. Ad oggi fanno parte dell’associazione 100 operatori, di questi 70 prestano il proprio tempo libero gratuitamente, mentre 30 sono dipendenti. C’è, dunque, preoccupazione tra i dipendenti? “Se l’Usl non rinnovasse la convenzione sarebbe un guaio – dichiara Stella –. La nostra è un’associazione che si regge bene grazie all’apporto dei volontari, che chiaramente hanno un costo diverso rispetto ai dipendenti, senza di loro la Croce Bianca non si sorreggerebbe, e quindi li ringrazio perché prestano un servizio essenziale. Ma l’azienda sanitaria locale deve rinnovare per forza le convenzioni – conclude –: la mia è una piccola forma di indignazione dovuta alla continua proroga delle convenzioni, che non è più possibile rimandare”.

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