È ufficiale, “da oggi sette ‘letturisti’ di V-Reti Gas Srl saranno senza lavoro e senza tutele”. L’allarme era già stato lanciato dalla rappresentante di Uiltucs Umbria Simona Gola che ad agosto informava della situazione di alcuni lavoratori e lavoratrici di V-Reti Gas srl, partecipata al 100% da Valle Umbra Servizi di cui il Comune di Foligno è socio di maggioranza, che avrebbero potuto perdere il posto di lavoro in occasione del cambio di appalto. Un presentimento diventato realtà “a causa di una scellerata operazione di appalto – fanno sapere dall’associazione di categoria – per il servizio di misurazione, manutenzione gas e prestazioni accessorie. Scellerata perché l’azienda appaltante ha affidato il servizio ad una realtà che ha deciso di non applicare la clausola sociale, ma anche perché lo ha fatto in assenza di piano di riassorbimento, come invece previsto dal disciplinare di gara”.
Situazione per la quale Uiltucs Umbria ha deciso di attivare con ogni forma “e ogni mezzo, percorsi finalizzati alla tutela dei lavoratori e lavoratrici e richiamando tutte le istituzioni locali e regionali a vigilare su quanto avvenuto e può avvenire in virtù della normativa degli appalti”.
Negli scorsi giorni inoltre, sempre secondo quanto riportato dal sindacato, si è svolto un appuntamento all’ispettorato territoriale del lavoro che ha avuto esito negativo a causa delle decisioni prese dall’azienda che “pur in presenza di sette lavoratori impiegati nel settore da decenni – spiegano dall’associazione di categoria – per una copertura di 98 ore settimanali, ha dichiarato a verbale di non riconoscere la clausola sociale e di voler agire in modo individuale a selezionare i lavoratori per un’eventuale assunzione, dopo il superamento di un colloquio, un periodo di prova e che l’eventuale assunzione avrebbe riguardato solo un lavoratore”. Decisioni giudicate dal sindacato come “particolarmente gravi, così come pretestuose e fuorvianti sono le motivazioni addotte a tale scelta. La clausola sociale impone il riassorbimento del personale in essere, che potrà essere riqualificato laddove in presenza di attività lavorative diverse. Qualsiasi iniziativa diversa è da ritenersi dannosa per i lavori impiegati negli appalti”.
Denunciato da Uiltucs Umbria anche il mancato invito ai colloqui selettivi a una lavoratrice: “gli inviti, inviati tramite chat, con allegata proposta individuale di contratto di lavoro per un’eventuale assunzione ha interessato tutti i lavoratori, tranne la lavoratrice rappresentante sindacale della Uiltucs Umbria, che ad oggi lunedì 15 settembre, giorno dell’avvio del servizio non è ancora stata contattata. Per la Uiltucs Umbria – concludono dal sindacato – questa è una mancata applicazione della clausola sociale prevista dal disciplinare di gara. La Uiltucs non accetta violazioni e comportamenti antisindacali di questo genere”.