Vendesi casa cantoniera a Vescia. La direzione regionale Toscana e Umbria dell’Agenzia del Demanio ha reso noto, tramite un avviso, la volontà di procedere all’alienazione, a trattativa privata, di beni immobili di proprietà dello Stato.
Tra le varie proprietà in vendita in Umbria a saltare subito all’occhio è il bene acquistabile nel comune di Foligno, la casa cantoniera di Vescia. Un edificio costituito da un fabbricato diviso in due unità immobiliari destinate ad abitazione, con tanto di garage, stalletto e relativa area pertinenziale recintata. Localizzata in via del Secolo XXI, si colloca a circa 5 chilometri dal centro della città, collegata tramite strade urbane ed extraurbane ordinarie.
Una tipica casa rossa, come tante altre dello stesso tipo che punteggiano tutta la Penisola, ma che purtroppo, essendo abbandonata da tempo, risulta scolorita nell’intonaco e in parte invasa dalla vegetazione. E, di conseguenza, con uno stato manutentivo “complessivamente scadente”, come recita il documento.
Le case cantoniere esistono da secoli. Le prime furono costruite intorno al 1830, quando nacque la figura del “cantoniere”, addetto al controllo e alla manutenzione di un “cantone”, ossia di un tratto di strada lungo all’incirca 3 o 4 chilometri, che aveva l’obbligo di risiedere sul luogo del servizio. Le caratteristiche casette sono presenti su tutte le strade statali storiche italiane e, oltre al caratteristico colore rosso, presentano sul fronte la scritta “casa cantoniera” accompagnata dal nome della strada sulla quale si affacciano e dal chilometro corrispondente. Inoltre, le strutture erano state realizzate per essere abitate dal “cantoniere” e della sua famiglia, anche se un locale doveva sempre rimanere a disposizione dei viandanti, a piedi o a cavallo, che avessero bisogno di un luogo dove riposare.
Insomma, ogni casa cantoniera rappresenta un piccolo pezzo di storia che da oggi sarà possibile vivere e abitare anche nella frazione di Vescia a Foligno.
Nello specifico la struttura in questione si trova lungo la strada statale Flaminia, ed è costituita “da un fabbricato principale a struttura portante in muratura di pietrame, intonacata e tinteggiata – come si legge nell’atto dell’Agenzia del Demanio –, solaio d’interpiano in travetti di ferro e tavelloni, tetto con struttura in legno e manto di copertura in tegole marsigliesi, gronde con zampini in legno, canali in lamiera con fregi agli angoli. La pavimentazione è in piastrelle di graniglia – prosegue il documento –, mentre quella del bagno in gres, come il rivestimento delle pareti. Gli infissi, interni ed esterni e le persiane sono in legno verniciato. Sono presenti gli allacci alle reti di acqua ed energia elettrica, ma sono comunque non adeguati alle vigenti normative. L’impianto di riscaldamento era alimentato a gasolio, mentre la fognatura è a dispersione”. Per quanto riguarda invece l’esterno, la corte pertinenziale risulta sostanzialmente pianeggiante, delimitata da una recinzione con paletti in ferro e rete metallica e non è pavimentata, sono inoltre presenti alberi d’alto fusto.
Essendo appunto una casa cantoniera, la struttura presenta potenzialità edificatoria residua, compatibile con il vincolo d’interesso culturale a cui è soggetta. La base d’asta per la casa cantoniera è di 89.800 euro e, a garanzia dell’offerta, dovrà essere versata una quota pari al 10% del prezzo minimo, quindi pari a 8.980 euro.
Vivere in una casa cantoniera, ora è possibile anche a Vescia
Risiedere in una delle caratteristiche “case rosse”, dislocate lungo le storiche strade statali italiane, significa abitare un pezzo di storia della Penisola. In passato dimora di “cantonieri”, ora potrebbero ospitare chiunque
Pubblicato il 21 Settembre 2025 11:09
La casa cantoniera di Vescia
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