Pesanti insulti, vessazioni di ogni genere e ripetute percosse. È l’inferno in cui, da alcune settimane, vivevano la sorella, il cugino e la zia di un 22enne a carico del quale il gip del Tribunale di Spoleto ha disposto l’allentamento dalla casa familiare con tanto di divieto di avvicinamento.
L’esecuzione dell’ordinanza cautelare per maltrattamenti in famiglie e lesioni personali aggravate è scattata nella serata di venerdì 28 novembre, al termine di degli accertamenti investigativi condotti a Foligno dagli agenti del commissariato di via Garibaldi, diretto dal vicequestore Adriano Felici, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Spoleto.
Secondo quanto emerso il giovane, di nazionalità italiana e già noto per reati contro la persona, da alcune settimane con cadenza quasi quotidiana sottoponeva la sorella, il cugino e la zia a tutta una serie di violenze psicologiche e fisiche che vivevano nella sua stessa abitazione. In più occasioni, inoltre, sia la sorella che il cugino del 22enne erano stati costretti a ricorrere alle cure mediche in virtù delle contusioni e delle lesioni riportate.
Un inferno che è finito quando, stanchi di subire insulti, vessazioni e percosse per futili motivi, i tre hanno denunciato la situazione alle forze dell’ordine. Considerata la gravità della situazione, la Procura della Repubblica di Spoleto ha deciso di richiedere l’applicazione di una misura cautelare a carico del 22enne.
Richiesta che ha trovato l’accoglimento delle giudice per le indagini preliminari che, come detto, ne ha disposto l’allontanamento dalla casa familiare, con divieto di avvicinamento alla sorella, al cugino e alla zia, ma anche l’applicazione del braccialetto elettronici per assicurare l’effettivo rispetto della misura adottata.




















