Da qualche mese le era stato concesso l’affidamento in prova ai servizi sociali. La donna, classe 1964 e di nazionalità italiana, stava infatti scontando la parte residua di una pena definitiva per associazione a delinquere, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, truffa e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Incurante delle prescrizioni, però, la 61enne aveva imbastito da qualche tempo un’illecita attività di spaccio di hashish e cocaina nel cuore del centro storico folignate.
Un’attività che non è passata inosservata agli occhi dei residenti della zona e neanche agli agenti del commissariato di via Garibaldi. Attraverso le segnalazioni dei cittadini e servizi di monitoraggio e osservazione, infatti, i poliziotti agli ordini del vice questore Adriano Felici sono riusciti ad accertare la violazione delle prescrizioni: la donna, infatti, utilizzava la propria abitazione come base di spaccio, ricevendo lì i numerosi clienti che, da lei – come detto -, si rifornivano di cocaina e hashish.
Ricostruito l’intero quadro, è scattata la segnalazione all’autorità giudiziaria, che ne ha disposto l’arresto. La 61enne, infatti, per poter beneficiare della pena alternativa al carcere non avrebbe dovuto commettere nuovi reati, ma non solo. Non avrebbe dovuto neppure assumere o detenere sostanze stupefacenti. Così, però, non è stato.
Conclusi tutti gli accertamenti investigativi, il magistrato di sorveglianza di Spoleto ha emesso un provvedimento con il quale ha disposto il trasferimento in carcere della donna. Nel pomeriggio di lunedì primo dicembre gli agenti di via Garibaldi hanno quindi fatto scattare le manette ai polsi della 61enne.
Una volta rintracciata e arrestata, è stata portata in carcere a Capanne. Sarà lì che la donna finirà di scontare la condanna definitiva per associazione a delinquere, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, truffa e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio




















