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L’elisir di lunga vita? Abitare a Sellano

Pubblicato il 14 Gennaio 2016 12:23 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:50

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E’ un evento sicuramente non molto usuale per un piccolo comune abitato da poco più di un migliaio di anime. Ma a Sellano, Comune che si estende per circa 80 chilometri quadrati in Valnerina, è successo. E proprio nello scorso mese di dicembre. Per ben due volte, infatti, l’amministrazione comunale ha festeggiato il raggiungimento del secolo d’età due donne, omaggiandole di una targa ciascuna e partecipato ai festeggiamenti organizzati dalle rispettive famiglie. I loro nomi sono Giuseppa Loreti, che ha spento le 100 candeline il primo dicembre, e Caterina Salvatori che lo ha fatto invece il 19 dicembre. Giuseppa, in realtà, è originaria di Cortigni, frazione del comune di Norcia, ma ora vive a Civitella con la figlia Maria Rosaria Malvezzi, mentre Caterina è nata e vissuta a Villamagina di Sellano, ha perso il padre sul campo di battaglia della “grande guerra”, ed è stata allevata dalla nonna materna poiché la madre si era risposata. Coniugata con Paolo Salvatori di Villamagina, dalla loro unione sono nati quattro figli: Vincenzo, Rosina, Gabriella ed Enrico, ed è proprio quest’ultimo a curarla con un amore e un affetto tutto filiale , colmo di premure e di attenzioni, quasi fosse la sua creatura, modello esemplare di rispetto per i genitori. Ma c’è, se c’è, un segreto di tanta longevità? A dare una spiegazione è la consigliera comunale di Sellano, Maria Paola Bianchi. “Una vita laboriosa, attiva, un amore smisurato per la propria famiglia, una vita a servizio della propria famiglia, completa dedizione, la cura degli anziani – sono le sue parole – c’è poi un fattore ambientale, legato alla qualità dell’aria e dell’acqua, e di conseguenza un’alimentazione sana, prodotti alimentari coltivati in queste terre, provenienti dal loro orto e non dalla grande distribuzione”. Da qui, una sorta di appello da parte della stessa consigliera. “Torniamo a vivere in questi luoghi, a coltivare l’orto ad allevare gli animali da cortile a camminare a piedi e fare palestra raccogliendo i funghi e le more, forse vivremmo più a lungo. Sellano – conclude – è una vera fucina di cultura, memorie e tradizioni, tutte da godere”.  

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