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Morte dottoressa folignate, un tamponamento la causa del decesso della 31enne

Pubblicato il 11 Aprile 2022 13:25 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:08

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Occorrerà attendere i risultati dell’esame autoptico, che potrebbero arrivare nelle prossime ore, prima che la salma di Lucia Menghini faccia ritorno in Italia. Intanto sembrano emergere i primi elementi sull’incidente stradale che ha portato al decesso della 31enne folignate, avvenuto mentre si trovava in Giordania per una vacanza insieme ad altre due ragazze di Perugia, Marta Orsini e Cristina De Propris.

Secondo quanto riportato dalla stampa locale, infatti, l’auto a noleggio a bordo della quale viaggiavano le tre specializzande in anestesia sarebbe stata urtata violentemente da un furgone. Impatto che sarebbe stato fatale per la giovane Lucia che, secondo quanto trapelato, sarebbe morta sul colpo. Nello scontro le altre due ragazze sarebbero, invece, rimaste gravemente ferite. Dopo essere state trasportate all’ospedale di Aqab, sarebbero state quindi trasferite in quello di Amman, dove sono state raggiunte nella giornata di sabato dai familiari. Lì dove si trovano tutt’ora in condizioni gravi, anche se con il passare delle ore si sarebbero registrati lievi miglioramenti. Il loro ritorno in Umbria, invece, dovrebbe avvenire appena si stabilizzeranno le loro condizioni, così da permetterne il trasferimento all’ospedale di Perugia.

A seguire l’intera vicenda l’Ambasciata italiana in Giordania. Paese in cui le tre ragazze erano arrivate domenica 3 aprile per trascorrere qualche giorno di vacanza. Il rientro in Italia era fissato per la giornata di ieri, domenica 10 aprile. Poi, però, il tragico incidente, avvenuto intorno alle 19 di venerdì e su cui si continua ad indagare per fare chiarezza.

Intanto continua a farsi sentire forte l’affetto dell’intera comunità folignate e non solo nei confronti di Lucia, strappata alla vita a soli 31 anni, e della sua famiglia. Nelle scorse ore, infatti, vicinanza è stata espressa dalle istituzioni locali, a cominciare dai Comuni di Foligno e Perugia, e anche da parte dell’Usl Umbria 2, per la quale – come detto – la folignate lavorava, impegnata dallo scorso mese di gennaio all’interno dell’ospedale di Spoleto. Proprio al San Matteo degli Infermi, infatti, la giovane stava frequentando come anestesista il primo anno della Scuola di specializzazione. A Foligno, invece, la 31enne era molto attiva all’interno della parrocchia di San Paolo Apostolo, che nella serata di sabato si è riunita in preghiera al fianco dei familiari. Così come avvenuto ieri mattina, quando, in occasione delle celebrazioni per la domenica delle Palme, il pensiero dell’intera comunità parrocchiale è tornato alla 31enne.

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