Le Gaite nel sangue, la passione per i propri colori come stile di vita. Carta d’identità di Francesca Tasselli, trentenne bevanate capace di cambiare il corso della storia. E’ lei, infatti, la prima donna-console delle Gaite: manifestazione che affonda le sue radici nel Medioevo e che nella sua trentennale tradizione aveva visto al comando solamente uomini. Ma Francesca, che nel quotidiano lavora all’interno di uno studio legale, da qualche giorno è anche il console della Gaita San Giovanni. Per lei il coronamento di un sogno partito da quando era in fasce e mamma e papà già la vestivano con i colori rossoverdi. Un destino che l’ha vista nascere ad un anno preciso da quella primavera del 1989, quando il Mercato delle Gaite di Bevagna si dotava del suo primo Statuto ufficiale. Dai primi passi in sartoria all’ingresso in consiglio a 18 anni, ora Francesca Tasselli dovrà dimostrare di sapersi caricare sulle spalle il peso di un’intera Gaita, in attesa di poter tornare alla normalità nel 2021 dopo lo stop dovuto al Coronavirus. Nonostante l’anno di mancata rievocazione, il lavoro della neo-console e dei tanti volontari non si è mai fermato. Tra una visita in cartiera e un salto in sartoria, abbiamo passato una mattinata con Francesca, che ci ha raccontato le sue emozioni del post-elezione e i suoi sogni nel cassetto. Luogo scelto per l’intervista – superfluo sottolinearlo – la Gaita San Giovanni dove, tolti gli abiti da lavoro, Francesca si immerge nel Medioevo per riscrivere, in rosa, la storia della manifestazione. “E’ una grande emozione, anche perché le Gaite per me sono una passione infinita che ho dalla nascita – racconta Francesca Tasselli ai nostri microfoni -. Per me è un po’ arrivare al culmine della gerarchia che si instaura in ogni gaita o associazione: per me è un onore rappresentare il popolo della Gaita San Giovanni”. Dalle prime recite all’interno della sua gaita all’età di quattro anni all’ingresso in sartoria a quattordici, raggiunta la maggiore età la neo console è prima entrata in consiglio e poi ha preso la responsabilità del settore costumi. “Il mio ruolo attuale – racconta Francesca – è quello di essere ‘primus inter pares’ all’interno del mio consiglio e della San Giovanni. Rispetto invece al rapporto con gli altri consoli e l’Ente Mercato delle Gaite, non mi sento in minoranza perché ci sono anche altre due donne: il sindaco ed il vicesindaco”. Ma come è vivere – o meglio – non vivere le Gaite al tempo del Coronavirus? “E’ una mancanza infinita ed un grande dispiacere che non ci sia la possibilità di mostrare tutto ciò che realizziamo durante l’anno ad un pubblico che viene da tutto il mondo. Rispetto al futuro, il progetto di questo mio consolato è quello di cercare di essere l’anello di congiunzione tra gli adulti e i giovani”. Prima donna console e prima donna ad alzare un palio? “Speriamo!”.
E’ possibile ascoltare la videointervista qui: https://www.facebook.com/rgu.emittenteradiofonica/videos/2633329800317790/UzpfSTEwMDAwOTU1NDg4MTAwOToyNjM1MzAxOTQwMTMxNjEw/?id=100009554881009