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Bevagna aderisce alla campagna di Emergency contro la guerra

Il Comune guidato dal sindaco Annarita Falsacappa ha sposato l'iniziativa “Ripudia” per ribadire il “no” dell'Italia ai conflitti, così come sancito dall'articolo 11 della Costituzione

Pubblicato il 3 Aprile 2025 16:11 - Modificato il 4 Aprile 2025 12:24

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Il Comune di Bevagna aderisce alla campagna “Ripudia” di Emergency, che ribadisce con forza l’importanza e l’adesione all’articolo 11 della Costituzione: “L”Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

Per questo, l’inizativa prevede che i luoghi simbolici, piazze e strade della città, punti a ricordare che questo “no alla guerra” è scritto all’interno della Costituzione. Sulla facciata del palazzo del Comune di Bevagna è stato srotolato lo striscione con scritto “R1PUD1A”.

“La nostra storia ci dice di non tacere, di impegnarci per abolire la guerra, di non perdere mai di vista le vittime – l’appello di Emergency -. Non ci stancheremo di ripeterlo: Emergency ripudia la guerra, come tantissimi in Italia. Con questa campagna è il Paese in prima persona a potersi esprimere. Perché il senso della Costituzione è inequivocabile e le persone possono darle nuova voce e farla vivere ancora. Perché dire ‘no alla guerra’ è ovunque un’aspirazione ma è anche un modo per rispettare la storia del nostro Paese e dimostrare che la nostra Costituzione è ancora ‘lettera viva’”.

L’iter bevanate di adesione alla campagna di Emergency è partito il 18 dicembre 2024 con la mozione presentata in consiglio comunale dal gruppo Congresso Civico. Inoltre, l’ultimo Premio “Ercole Pisello” di Bevagna è stato consegnato proprio a Rossella Miccio, presidente di Emergency. “Questa iniziativa – spiega Annarita Falsacappa, sindaco di Bevagna – punta a sottolineare l’importanza in politica della diplomazia e del rifiuto della violenza per un mondo migliore senza tanti morti e feriti”.

Emergency, nata per offrire cure medico chirurgiche gratuite di elevata qualità alle vittime della guerra e per promuovere una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani, dalla sua fondazione è intervenuta in 21 Paesi curando, in tutte le sue strutture, oltre 13 milioni di pazienti nel mondo. Oggi l’organizzazione è presente in alcuni Paesi in cui c’è un conflitto in corso: il Sudan, l’Ucraina e la Striscia di Gaza in Palestina. Proprio grazie alla sua esperienza sul campo Emergency afferma, ancora una volta, che il 90% dei morti e dei feriti sono civili e che la spesa di un F-35 vale quanto 3.244 posti letto di terapia intensiva. Alla campagna “Ripudia” possono aderire singoli cittadini, scuole, teatri, Comuni, enti pubblici e locali.

Come aderire: sul sito di Emergency sono disponibili gli strumenti per agire. L’invito è a diffonderli e a seguire le iniziative di questa campagna.

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