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La verità di Angelo Porzi su Pasta Julia

Pubblicato il 30 Luglio 2014 17:08 - Modificato il 6 Settembre 2023 02:53

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A pochi giorni dalla nuova assemblea dei soci, che dovrebbe risolvere il nodo legato all’affitto dell’azienda spellana, a far sentire la propria voce è Angelo Porzi. Proprietario e socio di Pasta Julia Spa – insieme a Giuliano Scarponi e Gepafin – Porzi è intervenuto sulla vicenda dello stabilimento di via del Pastificio che tiene ormai banco da due anni e lo ha fatto attraverso una lettera che pubblichiamo di seguito.

“Sono Angelo Porzi, presidente di Pasta Julia Spa e socio fondatore dell’azienda. Con questo mio intervento intendo fare chiarezza sulle vicende ormai note legate a questa realtà. La società il primo ottobre 2013 è stata ammessa alla procedura di concordato preventivo in continuità, con contestuale scioglimento del contratto di affitto stipulato due anni fa con Pasta Julia Srl. Indispensabile per la riuscita della procedura in corso ed il rilancio dell’azienda è la sottoscrizione di un nuovo contratto di affitto con una società seria, solvibile, capace di garantire gli affitti e lo sviluppo assolutamente necessario. Purtroppo tutto ciò non è stato possibile con gli attuali conduttori che, ad oggi, risultano morosi nei confronti di Pasta Julia Spa per cifre molto importanti relative a merci prelevate due anni fa, servizi da noi resi, 9 mesi di affitto non pagato, crollo drammatico del fatturato. Inoltre, il legale rappresentate di Pasta Julia Srl , Nico Valecchi, è – o era – anche il rappresentate di Sine Srl, altra società che aveva in affitto un altro nostro stabilimento. Abbiamo dovuto mettere in atto lo sfratto per morosità perché non ha mai pagato l’affitto, sfratto convalidato dal tribunale, immobile rilasciato con triplice intervento dell’Ufficiale Giudiziario ad aprile 2014, dopo otto mesi di intralci, appuntamenti disattesi, furberie di bassa lega. Sottolineo l’importanza del recupero delle somme sopra descritte (oltre 850mila euro), risorsa indispensabile per l’attivo di un concordato che vede, tra i suoi creditori, anche enti pubblici. Ho letto di tutto sui giornali, ma l’immagine che trapela è molto marginale ed evidenza solo che Pasta Julia Srl ha salvato l’azienda e i lavoratori. Perché paga i loro stipendi. Punto. A tal proposito vorrei ricordare,se mai fosse necessario (oltre al fatto che alcuni dipendenti furono costretti a dimettersi dopo l’ingresso della Srl, a causa di notevoli contrasti e stanno ancora aspettando il pagamento del loro TFR) che pagare gli stipendi non è un atto di eroismo, ma un dovere dell’imprenditore sancito dal codice civile. Esattamente come lo è pagare i fornitori, i servizi, gli affitti e garantire la sicurezza dei lavoratori. E garantirgli il futuro con la visione lungimirante che deve essergli propria. Con progetti seri, concreti e sostenibili . Pasta Julia Spa, e i lavoratori più “anziani” potranno confermarlo, ha sempre pagato regolarmente gli stipendi per 18 anni. Ha sempre molto puntato sui dipendenti, garantendo i contratti a tempo indeterminato di cui gode la maggior parte. E nel momento in cui si è trovata in difficoltà si è immediatamente attivata per cercare un partner per sanare e proseguire. La scelta è avvenuta troppo in fretta probabilmente. E la fretta è sempre mala consigliera (e non solo lei…) Ma mi sono subito attivato per cercare la soluzione. Tra le alternative attualmente in essere, una in particolare è degna di attenta valutazione poiché relativa ad un gruppo imprenditoriale umbro di prestigio, composto da soggetti che vantano esperienze pluriennali nazionali ed internazionali nel campo agroalimentare, con progetti di sviluppo innovativi ed interessantissimi che garantirebbero – a mio avviso – il futuro prosperoso che questa azienda merita, i livelli occupazionali attuali e assunzioni future legate al sicuro sviluppo dettagliato nell’offerta. Mi auguro che i lavoratori e le organizzazioni sindacali percepiscano finalmente l’importanza della attenta valutazione delle alternative in essere, non potendoci permettere ulteriori errori che causerebbero il tracollo definitivo di questa bella realtà. Personalmente mi impegnerò, come sempre, affinchè le assemblee future e le istituzioni deputate possano decidere in maniera serena ed equilibrata del futuro della nostra azienda”.

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