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Riorganizzazione Enel: vertice romano tra Umbria e azienda

Pubblicato il 13 Novembre 2014 16:31 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:47

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Vertice romano per l'energia umbra. L'Enel e le sue centrali nella regione sono state al centro della discussione tra la governatrice dell'Umbria Catiuscia Marini, accompagnata dall'assessore all'ambiente Silvano Rometti, che nella giornata di ieri hanno incontrato l'amministratore delegato della società energetica, Francesco Starace. Fortemente voluto dalla Marini, l'incontro è servito per fare il punto della situazione sulla riorganizzazione dei servizi di distribuzione elettrica, strutture organizzative e futuro produttivo di due impianti regionali. “Se venisse portata avanti la soppressione delle zone di distribuzione di Terni e Foligno e tre unità operative (Magione, Spoleto e Orvieto) – ha spiegato la Marini – potrebbe diminuire la capacità d'intervento”. E' per questo che la governatrice ha chiesto all'ad di Enel "di valutare la possibilità di realizzare in Umbria due zone equilibrate per estensione territoriale e numero di utenze servite, composte da 480mila utenti, anche in considerazione della ristrutturazione generale a livello nazionale che prevede tagli del 33 per cento, mentre in Umbria arriverebbe al 67 per cento". Marini e Rometti hanno inoltre chiesto di rivedere la soppressione del Distaccamento regionale dell'esercizio di Perugia. Su questo punto, pur mantenendo ferma la posizione sull'ipotesi di riorganizzazione, "l'amministratore delegato di Enel - riportano i vertici regionali - si è impegnato a un confronto in Umbria, insieme ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, per approfondire problematiche e proposte". Richiesta di impegno anche sulla valorizzazione delle funzionalità delle centrali di Bastardo e Pietrafitta. "La dismissione delle due centrali - hanno sottolineato - metterebbe a rischio non solo i livelli di fornitura elettrica, ma soprattutto determinerebbe un impoverimento dell'economia e dell'occupazione locale". L'amministratore delegato di Enel ha fornito "rassicurazioni circa il mantenimento dei posti di lavoro e si è detto pronto a verificare soluzioni per i due impianti: entro febbraio 2015 si è impegnato a presentare ipotesi progettuali di riconversione per entrambi le centrali, a partire da quella di Bastardo, su cui aprire il confronto con istituzioni e sindacati".

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