Novità per l’azienda Pasta Julia di Spello. “Nell’udienza dello scorso 17 marzo, il tribunale di Perugia si è dichiarato incompetente e ha accolto l’eccezione presentata dai nostri legali- dichiara Carlo Alberto Zualdi, liquidatore del pastificio- e ora gli atti saranno trasferiti a Spoleto”. La vicenda che ha interessato lo storico pastificio umbro, è iniziata più di due anni e mezzo fa, quando sono emerse le criticità inerenti alle sorti della stessa, divisa in “Pasta Julia Spa” e “Pasta Julia Srl”, e al relativo piano industriale. Quest’ultimo prevede l’apertura della procedura fallimentare per la “Pasta Julia Spa” e l’acquisto da parte di un soggetto esterno, cercando di garantire la produzione e i 42 lavoratori. “Nei tempi in cui il giudice di Spoleto fisserà la prossima udienza fallimentare – aggiunge Zualdi- potremmo trovare un accordo con qualche interlocutore e presentare una nuova proposta di concordato preventivo”. In attesa di un nuovo procedimento fallimentare, non si hanno ancora certezze sulla possibile soluzione ottimale per l’azienda e per i lavoratori. “Ci sono varie proposte sul piatto- dichiara Zualdi- e ciascuna, a suo modo, presenta delle criticità. Ovviamente è mio dovere, oltre che compito, cercare di trovare quella migliore per tutti quanti: prima di tutto per i creditori sociali, ma anche per i dipendenti e per la continuità aziendale”. Le rappresentanze sindacali hanno espresso il proprio parere positivo sulla vicenda. “Possiamo tirare un sospiro di sollievo perché abbiamo scongiurato il fallimento- ha dichiarato Augusto Paolucci della Flai Cgil- e ciò ci permette di valutare tutte le offerte che ci sono pervenute. E’ necessario scegliere l’offerta di concordato che garantisca sia la produzione che i lavoratori, prendendo in considerazione la migliore tra quelle pervenute”. Per Loreto Fioretti della Fai Cisl: “La Pasta Julia è un’azienda che ha molte potenzialità, con margini di crescita e di volumi che però va gestita ed organizzata trovando la proposta migliore e con maggiori garanzie tra quelle pervenute fino ad oggi. Possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro svolto fino a questo momento- aggiunge Fioretti- ma non bisogna perdere tempo. Certezze e garanzie per il futuro occupazionale e produttivo si possono ottenere solo con una valida e celere proposta di concordato”.