Sembrava un caso come tanti. Uno di quei casi in cui un minore prende il treno e scappa da casa per fare una bravata. Ma questa volta, l’allontanamento volontario per due giorni di un giovanissimo, è frutto di una concatenazione di eventi. Il quindicenne nei giorni scorsi era uscito da casa, lasciando detto ai familiari che sarebbe andato a trovare un amico con il treno, senza specificare però la sua meta. Così, quando il ragazzo non ha fatto rientro a casa a distanza di due giorni, i genitori hanno chiesto aiuto per trovarlo. Gli uomini della Polfer di Foligno guidati da Alessandro D’Antoni hanno immediatamente avviato le ricerche e lo hanno individuato su un treno in transito proprio nella città della Quintana. E’ solo ascoltando la sua storia che i poliziotti hanno capito che non avevano a che fare con un allontanamento volontario. Il minore era diventato irrintracciabile perché, oltre ad avere il cellulare scarico, aveva sbagliato il treno che lo avrebbe dovuto portare a casa. Alla fine però, tutto si è concluso nel migliore dei modi.