Dal Piemonte all’Umbria, l’inchiesta sul presunto falso olio extravergine approda alla procura di Spoleto. Da quella torinese infatti, il fascicolo arriva anche nella città del Festival. Oltre all’accusa di frode in commercio, ora ci sarebbe anche il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci tra i reati ipotizzati. Trasferita dunque l’inchiesta a Spoleto oltre che a Firenze, Genova e Velletri, ovvero le procure competenti per il territorio rispetto alle sette aziende olearie oggetto dell’inchiesta. Sotto la lente di ingrandimento anche la Pietro Coricelli, che negli scorsi giorni aveva ribattuto alle accuse sostenendo l’insufficienza delle analisi svolte.
Frode dell’extravergine, il fascicolo passa alla procura di Spoleto
Pubblicato il 12 Novembre 2015 16:30 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:29
Oliva in lavorazione (foto Pier Paolo Metelli studio)
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