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A Foligno piovono critiche sulla “gestione Mismetti”

Pubblicato il 14 Novembre 2015 14:30 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:28

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Ex zuccherificio in primis, ma anche frana di San Giovanni Profiamma, bilancio di previsione e persino la questione delle luminarie natalizie. Insomma, la minoranza sembra non mandarle a dire, e ancora una volta va giù duro contro l’operato dell’amministrazione Mismetti. A far sentire la propria voce sono stati in particolare, in quest’occasione, i consiglieri comunali Stefania Filipponi di Impegno civile e Riccardo Meloni di Forza Italia. Tra le questioni certamente più spinose c’è quella dell’ex zuccherificio, finita al centro dell’ultimo consiglio comunale. In occasione della massima assise cittadina di giovedì, infatti, il sindaco ha presentato una mozione con la quale ha chiesto a maggioranza ed opposizione un mandato per sé e per la propria giunta con cui riprendere in mano le redini della vicenda e riaprire il dialogo con le proprietà interessate. Mozione che non è però passata, a causa del numero legale. FILIPPONI – “Il primo cittadino – scrive Stefania Filipponi, entrando nel merito della mozione – getta alle ortiche uno dei principi fondanti del Prg che, come assessore all’urbanistica, aveva contribuito a redigere e che prevede, per una effettiva riqualificazione ambientale e a tutela delle mura urbiche, lo spostamento del supermercato Tigre all’interno dell’area dell’ex zuccherificio. Oggi – prosegue la capogruppo di Impegno civile – il sindaco smentisce l’assessore e chiede che il supermercato rimanga “dov’è”, prevedendo una variante al Prg ma non solo. Sulla pericolosità di esondazione del fiume Topino – rilancia – ci si limita ad una clausola di stile, senza preoccuparsi del fatto che vengono messe a rischio vite umane, considerato che la zona ricade nella fascia A”. Stefania Filipponi interviene, poi, anche sul voto di giovedì. “Invece di occuparsi dell’opposizione che, con serietà, svolge il suo ruolo di controllo politico amministrativo a fronte di una gestione della cosa pubblica deludente anzi inesistente – attacca, riferendosi a Nando Mismetti – pensi alla sua maggioranza sempre più sfilacciata, i cui componenti si preoccupano esclusivamente dei loro interessi personali e familiari. Prima della discussione del documento – spiega – la capogruppo del Pd ha chiesto una sospensione per una verifica di maggioranza. Il numero dei consiglieri presenti è rimasto invariato nel corso della seduta: il Pd – ironizza quindi l’esponente di Impegno civile – non sa più neppure fare i conti sul numero legale?”. Ed in risposta all’affermazione dal Partito democratico, per cui “ci si aspettava più coerenza” da parte dell’opposizione, Filipponi replica così: “La proposta del ‘consigliere’ Mismetti non è simile a quanto indicato nel programma elettorale di Impegno Civile. Sul punto, invitiamo il sindaco ad un confronto pubblico”. MELONI – Ma come detto Stefania Filipponi non è stata l’unica a puntare il dito contro Nando Mismetti e i suoi. A farlo è stato anche il forzista Riccardo Meloni. “Il sindaco – scrive – si dice deluso dalla minoranza che ha deciso di non votare una mozione sull’ex zuccherificio da lui proposta, che è stata discussa solo dalla maggioranza, che è stata voluta all’ordine del giorno dal capogruppo del Pd e per la quale è stato necessario sospendere i lavori del consiglio comunale per un ulteriore approfondimento, richiesto sempre da esponenti della sola maggioranza a pochi minuti della votazione”. Per il capogruppo di Forza Italia si tratta dell’ultimo atto di un’amministrazione che definisce “inefficiente” e che “in questi giorni sta esprimendo tutto il suo potenziale”. Il riferimento, infatti, non è solo alla vicenda dell’ex zuccherificio. Riccardo Meloni va oltre e mette nel calderone anche altre questioni. “Dopo il problema ancora non risolto dell’oltre milione di euro che mancherà nelle casse comunali per aver approvato con una superficialità imbarazzante il bilancio il 31 luglio e non il 30 – afferma – ora ci si esalta, anziché chiedere scusa per i ritardi, perchè sembra che l’Anas abbia bandito la gara per i lavori sulla Flaminia dopo la frana avvenuta a San Giovanni Profiamma nell’aprile 2013”. Ma per il forzista folignate non è finita qui. “Ora – aggiunge – i commercianti sono costretti ad autotassarsi per evitare un Natale senza luminarie e magari tra qualche giorno vedremo qualche assessore o esponente di maggioranza rallegrarsi per aver permesso un Natale con le luminarie. Nonostante tutto questo, il sindaco si dice deluso dalla minoranza. Credo – conclude – che i cittadini siano delusi, da chi li amministra”.

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