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Agriturismi Spoleto: una nuova voce per il turismo del territorio

Pubblicato il 15 Gennaio 2016 16:28 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:49

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Una nuova associazione per dare voce e rappresentanza a ben 63 strutture. Si chiama “Agriturismi Spoleto” ed è l’ente che rappresenta le aziende agricole e agrituristiche dello spoletino. Finora vi hanno aderito solo in 12, ma gli interessati sono molti, dato che il territorio comprende anche Giano dell’Umbria, Castel Ritaldi e Campello sul Clitunno. A presiederla è una donna, Annalisa Reale, anch’essa imprenditrice e proprietaria con il marito di un agriturismo. A riunire questi amanti della natura interessi e iniziative comuni, nonché legami umani. Grazie a questa associazione, potranno far valere le loro opinioni di fronte al Comune, che regola queste strutture, in particolare per quanto riguarda la tassazione, che li trova discordi con il Municipio in particolare sulla Tari e la tassa di soggiorno. Con questa unione potranno prendere parte all’osservatorio permanente sul turismo da attori, con l’ente comunale e ConSpoleto, che raduna gli albergatori. “Così potremo sapere dove vanno a finire i soldi della tassa di soggiorno che anche noi versiamo e che ci comporta molto tempo lavorativo per compilarne i moduli ed ha delle problematiche da sistemare, inoltre c’è pure la minaccia di multe se non la applichiamo bene.” ha spiegato Reale. “Un terzo dei posti letto sono occupati dagli agriturismi e dovranno stare a sentirci” ha proseguito Guido Grossi, ex rappresentante dei 5 Stelle in consiglio comunale e imprenditore. Scopo delle aziende è quello di salvaguardare il prodotto tipico, autoprodotto, l’artigianalità, rispettando l’ambiente. “Ci interessa il confronto con le istituzioni, e interagire con gli altri come Ascom, albergatori, trasporti, con chi fa incoming e tanti altri” ha continuato Reale. Nello spoletino insistono 142 strutture, di esse 29 sono alberghi. “Non siamo concorrenti degli hotel – ha detto il signor Bartoli, proprietario con la sua famiglia di un’azienda – ma vogliamo collaborare con loro perché abbiamo un pubblico differente che cerca servizi differenti”. Infatti adesso fanno più spesso tappa in queste strutture pellegrini, turisti in bicicletta e molti stranieri, in forte aumento.

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