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Regione, la verità di Barberini sulle dimissioni

Pubblicato il 18 Febbraio 2016 16:30 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:24

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Giovedì mattina, durante la conferenza stampa a palazzo Cesaroni, l’ex assessore regionale a Sanità, Coesione sociale e Welfare, Luca Barberini, ha spiegato le motivazione delle sue dimissioni. “Nel metodo – dichiara – era necessario un migliore lavoro di squadra per giungere a scelte condivise. Nel merito andavano valorizzati molto di più il cambiamento e l’innovazione”. Una barca che si è sentito di abbandonare Barberini, perché la sfida che si è delineata non è quella che era stata tracciata inizialmente. Amareggiato sul piano politico e su quello personale. Sulle nomine si poteva attendere fino al 29 febbraio, ma si è deciso di farle subito in assenza dello stesso Barberini. “È stato un gesto arrogante” commenta. L’ex assessore ha tenuto a sottolineare che la sua disapprovazione non è per le singole nomine ma per il metodo con cui si è affrontata la questione. Per guardare avanti, nella sanità come nel sociale, è necessario mettere al centro i cittadini e i loro bisogni, così come per potersi migliorare è determinante porsi nuovi obiettivi e nuove sfide, diverse da quelle del passato. Seguendo questo ragionamento è chiaro perchè Barberini avrebbe preferito nuovi protagonisti, per ripartire da zero. “Nell’assessorato avrei preferito la presenza del dottor Emilio Duca. – ammette – Non metto in discussione le qualità di Walter Orlandi, ma quando si opera in uno stesso settore da oltre venti anni è ora di cambiare”. Una necessità oggettiva per l’assessore uscente, secondo cui non sono possibili passi avanti senza un azzeramento e che dichiara di non essere disposto a ritirare le sue dimissioni senza prima fare passi in avanti. Nel frattempo le deleghe abbandonate da Barberini sono state provvisoriamente spacchettate: la Sanità a Bartolini, il Welfare a Paparelli, i Rapporti con il consiglio regionale alla Cecchini. Tante le questioni di cui prendere coscienza, prima tra tutte la consapevolezza da parte della maggioranza del fatto che un assessore si è dimesso e che esiste un gruppo di consiglieri che appoggia le sue idee e le sue proposte.  La partita non si conclude di certo così. “Proporremo una iniziativa legislativa che mira alla realizzazione di un’unica Asl ed un unica azienda ospedaliera con due articolazioni ben strutturate a Perugia e Terni”.

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