Con l’esoscheletro robotico indossabile anche chi è stato colpito da ictus o è malato di Sla può tornare a camminare. In Italia sono solamente dieci le apparecchiature disponibili, una di queste da oggi è anche al Centro di riabilitazione intensiva neuromotoria di Trevi. Grazie alla donazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, l’esoscheletro costato 160mila euro servirà per svolgere un importante lavoro di fisioterapia e recupero per gli ospiti del Centro, ma verrà utilizzato anche per la didattica, visto che il polo trevano è anche un riconosciuto plesso di formazione per la pratica fisioterapica. A breve raggio l’apparecchio sarà utilizzato per chi è stato colpito da ictus, a medio termine invece si conta di farne uso anche con i malati di Sla. Più in là sarà possibile “lavorare” anche con pazienti colpiti da altre problematiche, come le lesioni del midollo osseo. “E’ quanto di meglio offre il mercato mondiale – spiega il presidente della Fondazione Carifol, Gaudenzio Bartolini – il nostro ente è sempre stato attento ai meno fortunati e questa donazione porta avanti questa nostra filosofia”. Per Imolo Fiaschini, neo direttore della Usl2, “l’esoscheletro permette di guadagnare tempo nella riabilitazione delle persone, assistendole al meglio”. L’apparecchio è nato nel 2005 per essere utilizzato nelle missioni dei militari americani, ma due ingegneri hanno deciso nel 2011 di commercializzarlo anche per usi sanitari. Uno strumento di ultima generazione che grazie ai suoi sensori si adatta alla fisionomia del paziente e dopo solamente 20 minuti prende “confidenza” per adattarsi alle sue caratteristiche. In questa maniera i passi e i movimenti diventano il più possibile fisiologici. “Sentendo i colleghi degli altri Centri italiani, questo strumento porta anche ad un benessere complessivo dei pazienti, visto che si ritorna a camminare e quindi li motiva – afferma Mauro Zampolini, direttore del dipartimento Riabilitazione della Usl2 -. Questo è un aspetto aggiuntivo, ma non meno importante”. A presentare l’esoscheletro è stato Claudio Ceresi, responsabile Riabilitazione Italia dell’Emac di Genova. A margine della conferenza, il direttore della Usl2 Imolo Fiaschini ha annunciato la volontà dell’azienda di investire ancora di più sul Centro di Trevi.