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Foligno, a Mattioli e Baliani il compito di liquidare la Fils

Pubblicato il 29 Giugno 2016 11:32 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:58

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Saranno Stefano Mattioli e Feliciano Baliani a traghettare la Fils verso – si spera – nuovi lidi. I due membri dell’attuale consiglio di amministrazione della partecipata sono stati infatti nominati liquidatori nel corso dell’assemblea dei soci, che si è tenuta martedì pomeriggio e durante la quale è stata dichiarata l’impossibilità della ricapitalizzazione, alla luce dei numeri di bilancio. “I liquidatori si occuperanno della gestione della società in attesa del piano industriale – ha dichiarato il sindaco Nando Mismetti -. Entro ottobre – ha proseguito il primo cittadino – verrà stilato un documento capace di dare prospettive alla società, per lo svolgimento dei servizi funzionali all’esigenza dei cittadini e per la salvaguardia dell’occupazione”. E mentre l’iter va avanti secondo le tappe scandite dalla delibera, non si placa il botta e risposta tra i consiglieri comunali e non solo. MISMETTI – Già, perché a replicare alle ultime dichiarazioni dell’esponente di Sinistra Italiana, Elisabetta Piccolotti, è stato lo stesso sindaco Mismetti. “Rispetto le posizioni di ciascuno – ha detto ribattendo alla richiesta che l’assessore Sigismondi desse le dimissioni – ma la situazione della Fils non è dovuta all’attuale gestione, visto che dal 2008 ad oggi il numero dei dipendenti è passato da 44 agli attuali 36 ma dal fardello che si porta dietro da 10 anni. Qui non si tratta di responsabilità individuali. Con lo stesso criterio – ha quindi sottolineato – anche la Piccolotti, in giunta dal 2009 al 2014, dovrebbe dare le dimissioni”. Il primo cittadino è quindi intervenuto sul futuro della partecipata. “In consiglio comunale, e lo ribadisco, ho detto che la Fils è una società strumentale che serve all’Ente per le manutenzioni e per i servizi di supporto. Secondo la Piccolotti, invece, dovrebbe occuparsi di smart cities e di energie rinnovabili: non aggiungo altro. Replico inoltre all’accusa di urla scomposte in consiglio, osservando che la consigliera Piccolotti, dal 2014 in poi, in ogni occasione, non fa altro che prodursi in dichiarazioni sprezzanti ed arroganti, nei confronti del sindaco, anche dal punto di vista personale, e della maggioranza. Noto, inoltre, che, pur rappresentando ufficialmente la sinistra, è molto vicina alle posizioni delle opposizioni, anche quelle più distanti da chi dovrebbe rappresentare. Non sono più disposto – ha quindi concluso Nando Mismetti – a tollerare attacchi gratuiti di denigrazione personale”. PICCOLOTTI E GRAZIOSI – Ma Elisabetta Piccolotti ne ha anche per Lorenzo Schiarea. In una nota congiunta con Elio Graziosi, la consigliera di Sinistra Italiana spiega come senza la loro presenza “non sarebbe stato possibile votare l’ultimo ordine del giorno, quello che raccoglieva alcune richieste dei sindacati sulla fase di esercizio transitorio della Fils. Erano infatti soltanto undici i consiglieri della maggioranza presenti – sottlineano – e la quota per il numero legale è tredici. ll consigliere Schiarea scrive che è stato grazie a Ceccucci di Forza Italia che si è potuto concludere la seduta, ma – concludono Piccolotti e Graziosi – dice una cosa palesemente falsa: quota dodici infatti non è comunque sufficiente”. CIANCALEONI – Ad intervenire sulla questione Fils anche il consigliere Roberto Ciancaleoni. “Con la discussione avviata in consiglio comunale è iniziato quel percorso che io, insieme ad altri consiglieri abbiamo richiesto. E’ un segnale positivo – prosegue – che deve essere accompagnato da provvedimenti capaci di tutelare i dipendenti. Successivamente dovranno essere affrontate anche le altre questioni che avevamo indicato come indispensabili per dare adeguate risposte alle esigenze della nostra comunità”. Ciancaleoni parla quindi di “iniziativa significativa” necessaria per “affrontare anche gli aspetti politico organizzativi necessari a dare stabilità e una rinnovata capacità operativa alla maggioranza.”

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