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Foligno, nuovo regolamento di polizia urbana: “Pugno duro per chi danneggia i beni artistici”

Pubblicato il 8 Luglio 2016 15:10 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:52

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Salvaguardare il patrimonio pubblico con un occhio ancora più vigile sui vandali. È senz’altro questo uno dei punti più rilevanti del nuovo regolamento di polizia urbana che prevede, per chi danneggia, imbratta o altera i beni artistici, l’addebitamento dei costi per il ripristino del patrimonio deturpato. Un provvedimento che acquista ancora più rilevanza alla luce di quanto accaduto solo pochi giorni fa a palazzo Deli, com’è stato sottolineato anche durante la seduta della terza commissione consiliare che venerdì pomeriggio si è riunita per ratificare il documento, passato con dieci voti favorevoli ed uno solo contrario, quello di Agostino Cetorelli, esponente del Gruppo Misto. Ed anche se il via libera definitivo al nuovo regolamento arriverà solo dopo che ad esprimersi al riguardo sarà il consiglio comunale folignate, appare chiaro l’intento con cui la terza commissione – in collaborazione con il corpo di polizia municipale – ha messo mano al documento, modificandolo in diversi punti. “È stato fatto un buon lavoro – ha commentato Paolo Gubbini, consigliere Pd – frutto della volontà di garantire una civile convivenza tra i cittadini di Foligno. Abbiamo perfezionato un regolamento che porta la data del 1926, adattandolo alle attuali esigenze”. Ecco allora che si è andato ad agire su tutta una serie di aspetti che riguardano la quotidianità, e non solo in termini di tutela del patrimonio pubblico o di arredo urbano, ma che interessano anche aspetti privati come può essere ad esempio l’accensione di fuochi per bruciare “materiali di varia natura” e di cui è fatto esplicito divieto nei centri abitati e in prossimità delle strade. Diverso, invece, il caso dell’“autosmaltimento mediante combustione all’aperto in zone rurali” purché si tenga conto di tutta una serie di prescrizioni che vanno dal rispetto di una distanza minima da abitazioni ed edifici ad una sorveglianza assidua per evitare il propagarsi di incendi. Disposizioni stringenti anche sul fronte del rispetto della quiete pubblica, che impongono il divieto di praticare attività ludiche rumorose dalle 24 alle 7 e di adottare accorgimenti tecnici che limitino il frastuono quando si fanno lavori edili all’interno di edifici abitati. A chiudere il cerchio delle modifiche più rilevanti, infine, l’obbligo per i titolari dei locali – come i bar – di garantire ai cittadini l’utilizzo dei servizi igienici, “anche alla luce – è stato detto in commissione – della scarsità di bagni pubblici”.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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