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Montelago, il popolo celtico cavalca la tempesta: trionfa il fantasy

Pubblicato il 8 Agosto 2016 15:06 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:37

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No, nemmeno la pioggia ha fermato il popolo di Montelago. Nella “Terra di Mezzo” tra Umbria e Marche, ovvero nel cuore dell’Appennino umbro-marchigiano, i celti hanno cavalcato la tempesta per l’evento fantasy dell’anno che sabato sera ha ufficialmente chiuso i battenti in grande stile. Domenica mattina gli ultimi irriducibili hanno salutato l’alba stretti nell’abbraccio degli ultimi fuochi, dopo un lungo week-end, quella della quattordicesima edizione. Quella di quest’anno ha confermato come Montelago sia più di un semplice Festival. Con i suoi mille appuntamenti e i suoi innumerevoli spazi, il suo popolo ha potuto vivere immerso nella natura a contatto con le proprie radici. Tra le tante attività, da sottolineare quello della Tenda Tolkien, a cura del “Frodo” professor Cesare Catà, in cui sono stati proposti alcuni dei Magical Afternoon dedicati ai grandi scrittori, si è ascoltato parlare di San Patrizio, si sono letti i libri de Il Cerchio, si è discusso di Jedi e Druidi, si sono celebrati i matrimoni celtici. Mai così forte il cartellone dei concerti, che ha riunito sui palchi: da Davy Spillane, numero uno al mondo della uilleann pipes – la cornamusa irlandese – special guest della superband The Storm, alla world music dei Kíla, artisti-maestri che hanno rivoluzionato la storia della musica celtica, passando per The Real McKenzies, Matching Ties, Plantec, The Moorings, Broken Bow, Albaluna, senza dimenticare jam session e live a stretto contatto con il pubblico. E ancora sport, col torneo di Rugby vinto da Perugia, giochi celtici, attività outdoor, rievocazione storica, battaglie e combattimenti, stage musicali, artigianali, danze, giochi, fuochi sacri sulle note dell’inno composto da Màlleus, in un tripudio di emozioni, tra magia e realtà, destinato a lasciare il segno. Anche questa edizione, come le precedenti, si è svolta in sicurezza e tranquillità, senza incidenti, grazie alla collaborazione con il Comune di Serravalle di Chienti, la protezione civile della Regione Marche, le forze dell’ordine che hanno effettuato capillari controlli, all’insostituibile contributo delle organizzazioni di pronto soccorso coinvolte e all’impegno di centinaia di volontari.

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