21.1 C
Foligno
martedì, Luglio 1, 2025
HomeCronacaNorcia, dalle ceneri del terremoto riapre il centro e il “Villaggio temporaneo”

Norcia, dalle ceneri del terremoto riapre il centro e il “Villaggio temporaneo”

Pubblicato il 22 Dicembre 2016 15:29 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:29

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Vus Com, approvato il bilancio 2024: “Risultati economici solidi”

La società del Gruppo Valle Umbra Servizi ha registrato nel 2024 un valore di produzione pari a oltre 33 milioni di euro (+5%) e un utile netto che ammonta a circa un milione di euro (+22%). Fissati quattro obiettivi strategici per il 2025

Carenza di personale all’Usl 2, Rsu: “Pronti a chiedere stato di agitazione”

Secondo i dati forniti dalla Rappresentanza sindacale unitaria, dal 2022 al 2025 si sarebbero perse 150 unità. Galeazzi: “Non si può aspettare ancora. C’è bisogno di risposte e di un’assunzione di responsabilità da parte della Regione e dell’azienda”

Marina Busti alla guida del Rotary Club Foligno

Al Delfina Palace Hotel il tradizionale passaggio della campana con il saluto di Giovanni Lupidi e l’ingresso della nuova presidente. Tra le priorità del nuovo mancato formazione, lavoro e impresa ma anche salute, sport e disabilità

Norcia rinasce. I primi segnali concreti di tale ritorno alla vita per il borgo umbro, fortemente colpito dal sisma, arrivano a tre giorni dal Natale. Non poteva esserci momento più congeniale per il taglio del nastro della scuola dell’infanzia e la parziale riapertura della zona rossa nel centro storico di Norcia. “Si tratta di due segnali concreti di un graduale ritorno alla normalità – dichiara la presidente della regione Umbria Catiuscia Marini, intervenuta alla cerimonia di inaugurazione della nuova scuola – i bambini e le bambine possono riprendere finalmente il ciclo scolastico. Per ora ospiterà la scuola dell’infanzia, successivamente sarà destinata ad asilo nido”. Insieme all’aiuto alle popolazioni, le scuole e le imprese rappresentano un tassello prioritario per la Regione su cui era importante intervenire il prima possibile per permettere alla comunità il ritorno alla normalità. “Un grazie di cuore – continua – agli istituti bancari e ai loro dipendenti che, donando una giornata di lavoro, hanno consentito la realizzazione di questa scuola”. Presente anche la vicepresidente della Camera dei Deputati Marina Sereni, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia Renato Boccardo e il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. Tutti insieme si sono recati, dopo il taglio del nastro, nella cosiddetta zona rossa per visitare in anteprima quella parte del centro storico che a breve verrà riaperta. Proprio nella stessa mattinata, giovedì 22 dicembre, è stata posizionata la struttura di protezione della facciata della basilica in piazza San Benedetto. CASTELLUCCIO – Sulla linea della ripartenza anche Castelluccio, altro luogo segnato dal terremoto, che grazie alla Regione, il Mipaaf e l’azienda Perugina da oggi è protagonista di un importante progetto di ripresa economica. Nasce così #RinascitaCastelluccio che dà vita al “Villaggio temporaneo” che permetterà ai piccoli produttori e commercianti locali di continuare con la propria attività in attesa della ricostruzione. Si tratta di una piattaforma online (www.rinascitacastelluccio.it) tramite la quale sarà possibile fare una donazione e seguire la rinascita del borgo. “Castelluccio di Norcia, insieme agli altri paesi del centro Italia colpiti dal terremoto, – afferma il Ministro Maurizio Martina – rappresenta la spina dorsale di una economia basata principalmente su produzioni agroalimentari di qualità. Una identità che dobbiamo mantenere e valorizzare. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti anche attraverso iniziative come questa. Per ricominciare. Più forti, più uniti”. “È importante per tutti gli abitanti che i prodotti del territorio riprendano al più presto il loro ciclo di vita, – sono le parole della presidente delle Regione dell’Umbria Catiuscia Marini – che possa trovare un luogo e un contesto di continuità. Siamo convinti del fatto che la ripresa produttiva sia simbolo e motore della rinascita di tutta la comunità, a livello economico ma anche sociale, culturale e psicologico”.

Articoli correlati