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Foligno e le sue donne straordinarie…non solo l’8 marzo

Pubblicato il 8 Marzo 2017 00:42 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:56

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Mamme, lavoratrici, guerriere troppo spesso vittime di violenze, cassetti profondi in cui è possibile trovare qualsiasi cosa si cerchi, instancabili anche sui tacchi 12, conquistatrici di grandi successi in punta di piedi. Semplicemente donne. Rgu vuole approfittare della ricorrenza dell’8 marzo per esaltare alcune delle figure femminili che si sono distinte sul territorio folignate per le loro personalità e per i traguardi raggiunti. Nel lavoro, nella politica, nello sport o più semplicemente nella vita, rappresentano la potenza e l’energia di quello che comunemente viene fatto passare come il sesso debole. La prima donna indossa calzoncini corti correndo su e giù sul campo da calcio. È Valentina Finzi, una mamma con la passione per l’arbitraggio. Roba da uomini? Assolutamente no. Tra i suoi colleghi le quote rosa sono sicuramente ridotte ma questo nulla ha a che vedere con l’amore per lo sport, che ha portato la già presidente dell’Aia ad essere nominata arbitro internazionale. La Finzi potrà quindi arbitrare gare di Champions League femminile o addirittura le gare di Coppa del mondo. Nessun fuorigioco, la giovane folignate sa come giocare la sua partita e con la determinazione e la costanza che la contraddistinguono ha raggiunto livelli altissimi nel mondo sportivo. “Nell’ambiente del calcio – spiega quando entriamo nel merito della parità dei sessi – le donne arbitro sono entrate da circa 25 anni. Inizialmente abbiamo dovuto certamente subire dei forti pregiudizi, in quanto nessuno pensava che fossimo adatte a dirigere gare di calcio maschili. Grazie alla caparbietà delle prime colleghe, però, piano piano ci siamo sapute affermare ed oggi posso dire che quando arriviamo nei campi di gioco nessuno fa più ironie e tutti ci danno molta fiducia. Una fiducia conquistata grazie alla competenza tecnica e all’abnegazione con le quali ci siamo sottoposte a duri allenamenti per colmare il gap fisico-atletico”. “Penso che le donne si siano ormai completamente emancipate – aggiunge quando le chiediamo come vive la giornata dell’ 8 marzo – e abbiano un ruolo non diverso da quello degli uomini, per lo meno nel mondo occidentale. Certo, pensando ad altre culture che ancora non tengono nella giusta considerazione il genere femminile, questa ricorrenza ha certamente più senso. Il vero significato dell’ 8 marzo per noi  italiane ed europee, quindi, credo sia quello di vivere una giornata di solidarietà verso le donne che in altre parti del mondo sono ancora costrette a subire uno “status” che non ci appartiene”. L’altra voce che ben rappresenta l’universo delle donne sul territorio è quella del vicesindaco Rita Barbetti che, oltre ad essere una figura istituzionale, è anche insegnante da oltre 30 anni e prima ancora nonna, mamma. Una personalità ricca di contenuti e di interessi che, con l’attenzione e la cura che caratterizzano il gentil sesso è attenta alle dinamiche della città e a queste si dedica proprio come una mamma fa con i suoi bambini.  “La vivo come una giornata di lotta, un’occasione per riflettere su quante ingiustizie ci sono – afferma – penso alle violenze che tante donne sono costrette a vivere, allo stupro di massa, ma anche al fenomeno diffuso delle spose bambine e alle mutilazioni genitali che ci mostrano quanto siamo lontani dall’idea di giustizia”. Un mondo, quello dell’insegnamento, in cui è forte la presenza delle donne “forse proprio per questo non ho mai dovuto fare i conti con alcuna forma di emarginazione o prevaricazione – continua la Barbetti – certo se poi penso all’ambito politico spesso ho il dubbio che il nostro ruolo, nonostante le migliori intenzioni, sia solo dovuto ad obblighi di legge. Basti pensare alle basse percentuali di amministratrici in Italia”. Ci sono poi le donne coraggio, come Roberta Salvati, la giovane guerriera che ha vinto la sua personale lotta contro il cancro. Roberta ha deciso di fare della sua forza un esempio per tante altre donne raccontando in un libro l’esperienza vissuta insieme alla mamma, anche lei malata, che purtroppo non ce l’ha fatta. E di donne che cercano di farsi valere ne ha conosciute tante. “Per me l’8 marzo è sempre stata una data importante per sostenere tutte le lotte che le donne portano avanti ogni giorno per i propri diritti – asserisce la trentenne folignate – dopo l’ultimo anno e mezzo ha ancora più valore”. Oltre all’innegabile forza e voglia di reagire Roberta ha scoperto che esiste un mondo in cui non esistono le disparità dovute al sesso. “I medici che mi hanno seguita mi hanno mostrato questa possibilità – spiega – si sono spogliati dei loro ruoli, non esisteva più l’essere uomo o donna ma erano diventati tutti padri, figlie, amiche, confidenti. Ho toccato con mano l’umanità che nella sua essenza non ha sesso”.

Quale è l’augurio che da donne fate a tutte le donne per il futuro? 

Valentina – “Il mio augurio è di svolgere sempre di più il nostro ruolo nella società senza copiare i modelli maschili, ma sapendo affermare le nostre peculiarità di genere. Credo che ci sia nel mondo un gran bisogno di empatia, di solidarietà, di spirito di sacrificio e di ideali, e queste sono caratteristiche che noi donne possiamo mettere in campo abbondantemente”.
Rita – “Spesso anche gli uomini vengono penalizzati, penso ad esempio alle separazioni dove la maggior parte delle volte la donna viene sostenuta a discapito dell’uomo. Sarà un’utopia ma il mio auguro è che non si debba più parlare di maschio o femmina ma di persone, senza distinzioni di sesso”.
Roberta – “Auguro a tutte le donne del mondo di non mollare mai, qualsiasi sia la sfida che si trovano ad affrontare. Tirate fuori tutta la grinta e la forza che forse appartiene davvero solo alle donne”.

E guardando al futuro e alle donne di domani, non poteva mancare nella lista delle “straordinarie” la piccola Maddy, figlia del prestigi-attore folignate Andrea Paris. A soli tre anni Maddalena ha conquistato il mondo collezionando quasi 12milioni di visualizzazioni sul web grazie alla sua implacabile simpatia, mentre recita insieme al papà la famosissima poesia di Fosco Maraini, “Il Lonfo”. Una piccola donna che, nonostante la particolarità del testo, con serietà vuole recitare la sua parte e arriva a rimproverare il padre, che nel video pubblicato precisamente un anno fa (il 7 marzo 2016), proprio non riesce a trattenere il sorriso che suscita la dolcissima Maddy.

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