L’Italia si prepara a mostrare i suoi tesori più belli. Per il venticinquesimo anno consecutivo, infatti, il Fai torna a promuovere le “Giornate di primavera”, in programma per sabato 25 e domenica 26 marzo. Un appuntamento che, in questo 2017, coinvolgerà 400 diverse località distribuite lungo tutto lo Stivale. Circa un migliaio, invece, i luoghi solitamente chiusi al pubblico e che, proprio grazie a questa iniziativa firmata dal Fondo ambiente italiano, potranno essere visitati. E nel panorama nazionale anche l’Umbria si prepara a fare la propria parte, spalancando le porte di chiese, ville, palazzi, giardini ed archivi. Un’occasione per imparare a conoscere meglio il territorio in cui si vive o anche per andare alla scoperta di città e borghi sconosciuti, vicini o lontani che siano. Posti che sarà possibile ammirare in tutto il loro splendore grazie anche alla guida attenta e scrupolosa dei ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Guardando al Cuore verde d’Italia ed in particolare ai comprensori di Foligno e Spoleto sono diversi i luoghi che sarà possibile ammirare nelle giornate di sabato e domenica. Nella città della Quintana, per l’occasione, si apriranno le porte di cinque realtà, a cominciare dal Laboratorio di scienze sperimentali con un itinerario dal titolo “Esperienze scientifiche indimenticabili” che andrà dalla microbiologia all’astronomia, passando per la storia di illustri scienziati cittadini come Paolo Maffei, Pietro Ubaldi e Feliciano Scarpellini. Dal Laboratorio di via Isolabella all’Arca del Mediterraneo, che ospiterà una mostra interattiva sulla storia dei terremoti a Foligno dal 1832 fino ad oggi. Esposizione realizzata in collaborazione con l’Istituto Bina di Perugia. Tra i luoghi da scoprire poi nella città della Quintana anche storici palazzi come il Vitelleschi, il Monaldi Barnabò e l’Andreozzi, sede della biblioteca Jacobilli. A pochi chilometri di distanza da Foligno, nella Splendidissima Colonia Julia, invece, apertura straordinaria per la Domus romana di Sant’Anna, all’interno della quale si potranno ammirare gli stupendi mosaici che la caratterizzano. Chiude il cerchio la città di Spoleto, dove sarà possibile visitare il deposito per i beni culturali di Santo Chiodo. Struttura ideata dopo il sisma del 1997 con l’obiettivo di dotare il territorio di una struttura antisismica all’interno della quale ospitare le opere messe in sicurezza da situazioni di rischio come le calamità naturali appunto. Come quelle recuperate dopo i recenti eventi sismici in Valnerina. Per info e orari www.giornatefai.it
Giornate di primavera del Fai: cosa vedere e dove nella Valle Umbra Sud
Pubblicato il 22 Marzo 2017 14:26 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:48
I mosaici della Villa Romana di Spello
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